Siamo al centro di cambiamenti nel nostro paese ed anche in azienda poste… Il cambio al vertice dell A.D. e i suoi dirigenti, sta determinando una naturale preoccupazione in categoria. Soprattutto a seguito della prossima privatizzazione decisa dal Governo. A renderlo noto è il coordinatore territoriale della Slp Cisl, Giuseppe Ferrante. Nelle prossime settimane, probabilmente, dopo la presentazione del piano d’impresa si conoscerà la strategia per la quotazione in borsa. Nel frattempo, nella attesa di convocazione con le parti sociali in programma il 22 luglio, i servizi e soprattutto i disservizi sono una realtà. “Di conseguenza i lavoratori sono sottoposti a stress per mancanza di personale, agli sportelli come nel settore recapito. Infatti, rispetto agli organici e accordi sottoscritti con l’ azienda, vi sono moltissime carenze al recapito, dovute a pensionamenti, e rimpiazzati solo con un esiguo numero di giovani assunto a tempo determinato, (16 da oggi e fino a settembre in tutto il territorio provinciale) non bastevole rispetto ai reali bisogni ( come sempre facciamo riferimento agli accordi sottoscritti e raramente applicati) tutto questo genera disagio e spesso mancato recapito del prodotto alla clientela – ha fatto sapere il sindacalista -. Troppa precarietà insiste nel settore postale, esagerata ! Nel settore degli uffici postali, invece in questo periodo, la disorganizzazione e’ pressoché totale. È’ stata emanata disposizione,di chiusura di uffici pomeridiani ed anche totale, per consentire l’ erogazione delle ferie al personale”. Una chiusura che crea disagi e disorienta clientela e lavoratori fino al punto di organizzare ferie ‘ spezzettate’ si va in ferie x pochi giorni, dopo si rientra ecc. ecc. Ed il diritto alle ferie? Inoltre sempre più spesso il personale e’ costretto ad una sorta di continuo applicazione da uffici all’ altro, senza nessun preavviso. Uffici postali importanti ubicati in comuni o quartieri ampi con alta densità di abitanti lasciati con una sola unità … La CISL ha spesso denunciato simile condizione. Ribadisce il Coordinatore territoriale della slp/Cisl di Trapani Giuseppe Ferrante che questa carenza agli sportelli e’ anche determinata, anche, dall’applicazione di molti giovani allo sportello con contratto a part time e questo contribuisce al disagio… Solo un dato per capire la condizione attuale. Su 400 dipendenti applicati agli sportelli a Trapani circa 75 sono a part time. A volte sono applicati in piccoli uffici, da soli… Aldilà della precaria formazione aziendale, quest’ ultimi rischiano e si assumono responsabilità gravose. Dopo l’estate affronteremo la questione ’’ part time” sia a Trapani che in Sicilia. Quale sindacato della responsabilità, dimostrata negli anni, non possiamo attendere le lungaggini burocratiche dell’ azienda rispetto alla questione o peggio il disinteresse. Negli anni l azienda ha sostituito lavoratori a full time con contratti lavoratori a part time e con queste condizioni non ci sono più termini per dare qualità al lavoro e alla clientela. Noi tenteremo, come abbiamo già fatto un anno fa, di dare una soluzione alle due questioni diventate delicate. Ma intanto urge personale ! Se non ci saranno riscontri, sin d ‘ora dichiariamo lo stato di agitazione.
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