Continua al Tribunale di Trapani, in Corte d’Assise, il processo a carico di Salvatore Savalli e Giovanna Purpura, accusati dell’omicidio di Maria Anastasi, la donna, al nono mese di gravidanza, brutalmente uccisa il 4 luglio del 2012. Oggi ha deposto la logopedista Angela Maria Castiglione, che ebbe in cura per alcuni anni Carlo Savalli, figlio minore di Salvatore e Maria Anastasi. La teste, citata dal legale dell’imputato, l’avvocato Cinzia Pecoraro, rispondendo alla domanda del difensore sui presunti maltrattamenti familiari contestati a Savalli, ha affermato che dopo il delitto, l’assistente sociale della fondazione Auxilium in cui la stessa lavorava, le racconto’ di aver visto una volta alcuni lividi sul corpo della Anastasi. Le violenze domestiche sono state confermate nelle precedenti udienze del processo dai figli della coppia, compreso Carlo. Interpellata in merito all’attendibilità di quest’ultimo la Castiglione ha risposto che pur avendo un disturbo del linguaggio e delle carenze socio-culturali e ambientali, “Carlo era un bambino intelligente e quello che raccontava era attendibile”. Nel corso dell’udienza di oggi sono state ascoltate anche un’altra operatrice dell’Auxilium e una religiosa della comunita’ “Servi di Gesu’ Povero” di Trapani che ospitò Giovanna Purpura per alcuni giorni dopo il delitto e prima che venisse arrestata. La prossima udienza è prevista per il 12 giugno.
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