Un’ordinanza sindacale firmata dal primo cittadino Vito Damiano vieta anche nel territorio trapanese i tradizionali botti di Capodanno. Una scelta che segue quella del Sindaco di Paceco Biagio Martorana e che accoglie l’appello lanciato nei giorni scorsi dall’Associazione CO.DI.CI. a salvaguardia della pubblica incolumità e a tutela degli animali domestici.
L’ordinanza stabilisce: “il divieto assoluto di accendere, lanciare e sparare materiali pirotecnici e similari su piazze vie e aree pubbliche, in tutto il territorio comunale, dal 28 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016. Fermo restando, l’applicazione delle sanzioni penali ed amministrative previste da leggi e regolamenti, la violazione dell’ordinanza comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 25,00 ac Euro 500,00 ai sensi dell’art. 7 bis del D.Legs n. 267/2000″.
“E’ risaputo come in occasione del Capodanno lo sparo di mortaretti e fuochi d’artificio comporta un elevato numero di feriti, anche gravi – si legge nella nota ufficiale del Comune – E non meno importanti sono le conseguenze per coloro che vivono in precarie condizioni fisiche o psichiche costretti a subire ulteriori traumi che spesso hanno negative ripercussioni sulla loro salute. Così come, a volte ci si dimentica dei bambini e degli infanti che non hanno la possibilità di manifestare chiaramente il proprio disagio.
Anche gli animali, specie quelli domestici, subiscono le conseguenze del fragore delle esplosioni che, oltre a generare una evidente reazione di spavento, li porta frequentemente a perdere l’orientamento, con il conseguente rischio di smarrimento e coinvolgimenti in possibili incidenti stradali”.
Soddisfazione per la pubblicazione delle ordinanze Sindacali da parte dell’associazione CO.DI.CI. “perché vuol dire che viene ritenuta cosa di buon senso e di civiltà…sono stato informato – ha detto il segretario dell’Associazione Vincenzo Maltese – anche che l’amministrazione di Trapani ha predisposto un’ordinanza del genere..sostenuta dal comandante dei vigili urbani dr. Biagio De Lio, con ciò ritenendo valido il nostro suggerimento che va unicamente a tutela della quiete pubblica e soprattutto dell’incolumitaà della gente e degli animali. Sono certo che anche altre amministrazioni a breve prenderanno posizione così come hanno fatto già città come Messina, Enna e Palermo solo per citare le più grandi”.