Avviso di conclusione indagini per il consigliere comunale marsalese Vito Cimiotta (Pd)

redazione

Avviso di conclusione indagini per il consigliere comunale marsalese Vito Cimiotta (Pd)

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martedì 13 Ottobre 2015 - 13:19

16.30: Bocche cucite, finora, tra i partiti e i movimenti politici marsalesi su questa vicenda. Da noi interpellato, il sindaco Alberto Di Girolamo, nella sua veste di segretario comunale del Pd ha dichiarato: “Ho fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine, ma anche nel consigliere Cimiotta. In questo momento non ci sono le condizioni per una richiesta di dimissioni. Dovesse esserci una condanna sarebbe diverso. Per il momento, parliamo solo di indagini. E mi auguro che tutto finisca qui”.
Sulla stessa lunghezza d’onda una nota inviata dal gruppo consiliare del Pd, guidato da Antonio Vinci:
Siamo convinti della serietà e correttezza del consigliere Cimiotta, che certamente saprà dimostrare la sua totale estraneità ai fatti che gli vengono contestati. Il PD è l’unico partito peraltro, nel panorama politico nazionale, ad applicare regole certe e severe per la scelte delle candidature e siamo certi che il profilo personale e politico del consigliere Cimiotta sia perfettamente compatibile con il il codice etico del nostro partito“.



Nuovo improvviso scossone per il mondo politico marsalese. Su disposizione della Procura della Repubblica, guidata da Alberto Di Pisa, è stato notificato un avviso di conclusione indagini al 31enne consigliere comunale del Pd Vito Daniele Cimiotta. I fatti contestati risalgono all’ultima campagna elettorale: in particolare, secondo gli inquirenti, il giovane avvocato penalista avrebbe promesso un posto di lavoro presso il bar dell’Ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala a due disoccupati in cambio di voti per sé e, pare, per il candidato sindaco Alberto Di Girolamo (che comunque non risulta indagato nella vicenda). Di conseguenza, a Cimiotta si contesta il reato di voto di scambio. Le indagini sono state coordinate dal Procuratore Alberto Di Pisa e condotte dalla sezione di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza.
Con 587 preferenze Vito Cimiotta fu il il settimo candidato più votato nella lista del Pd. Nella sua veste di consigliere comunale attualmente ricopre anche il ruolo di presidente della commissione finanze.
Dalle prime indiscrezioni, sarebbero emersi contatti anche con Vivenda Spa, società che nel novembre 2014 aveva vinto la gara d’appalto per la gestione del bar del nosocomio lilibetano, aggiudicandosene la gestione per un periodo di nove anni. Lo scorso agosto, la comunicazione della temporanea chiusura del punto ristoro ospedaliero, arrivata in seguito ad una comunicazione degli uffici comunali marsalesi, che avevano evidenziato come la documentazione presentata dalla società fosse incompleta (in particolare, per quanto riguarda la certificazione antimafia). La Vivenda Spa fa parte del gruppo “La Cascina”, balzato agli onori delle cronache nell’ambito di uno dei filoni d’inchiesta di “Mafia Capitale”. Dalle notizie fin qui emerse, il consigliere comunale marsalese sarebbe stato all’oscuro dei suddetti legami.
Questa la replica diffusa da Vito Cimiotta a commento della vicenda che lo vede coinvolto:
Con sorpresa e stupore ho appreso dell’indagine svolta a mio carico per l’asserito voto di scambio. A parte l’assoluta fiducia che nutro nella giustizia, spero in una conclusione spedita del procedimento che possa chiarire la vicenda ed accertare la mia assoluta innocenza. Mi riesce difficile pensare alla ipotesi di una promessa di voto a due miei inseparabili amici fin dall’infanzia, che mi hanno accompagnato nell’avventura elettorale unitamente ai loro familiari. Nessun posto di lavoro è stato mai promesso in cambio del voto ad alcuno e tutto ciò sarà provato immediatamente, anche al fine di evitare un dibattimento basato su una notizia di reato infondata. Ad ogni buon conto ho già provveduto a comunicare l’avviso di conclusione indagini ricevuto alla segreteria del partito, pur ritenendomi totalmente estraneo ai fatti e consapevole e cosciente di avere condotto una campagna elettorale con massima trasparenza e dovuta correttezza, qualità queste, che mi provengono, tra l’altro dal ministero dell’Avvocatura da me esercitato“.



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