E’ trascorsa un’altra settimana senza che sulla vicenda co-marketing si siano fatti passi avanti. Si è tenuta nei giorni scorsi la prevista assemblea dell’Airgest, la società che gestisce lo scalo aeroportuale di Trapani Birgi. Tra lo stupore generale, almeno di quanti da noi interpellati, la regione Sicilia, azionista che ha rilevato le quote azionarie dell’ex provincia, non si è presentata alla riunione. Tutto rinviato a tempi…migliori. Ma cosa bolle in pentola? Sono in ballo circa 6 milioni di euro che serviranno ad evitare che la Ryainar lasci lo scalo aeroportuale trapanese. La regione, che per evitare una infrazione per cosiddetti aiuti di Stato, aveva escogitato un escamotage. I soldi, circa 4 milioni di euro, verranno stanziati a favore dei comuni che per motivi “turistici” faranno richiesta di adesione. La lettera di invito dalla regione, per quanto ne sappiamo noi, non è ancora stata recapitata. I comuni poi destineranno le somme ricevute all’Airgest e da quest’ultima giungeranno alla compagnia aerea irlandese. Le notizie circa la mancata approvazione della finanziaria regionale, faranno sicuramente slittare ancora di più la pratica del trasferimento delle somme. Poi c’è il vero e proprio accordo di co-marketing per un ammontare di oltre 2 milioni di euro. Capofila dell’accordo triennale, che scade proprio in questi giorni, è stata la Camera di Commercio di Trapani. La scadenza del suo mandato e l’accorpamento tra le diverse realtà camerali ha fatto dichiarare al presidente Pino Pace al nostro giornale che lui non si sarebbe assunto al responsabilità di siglare l’accordo. Le ultime notizie in merito danno Pace che sta rivedendo la sua posizione. Intanto i comuni hanno dato incarico ai segretari generali di Marsala e Trapani di redigere una bozza del nuovo contratto. “Ho predisposto – ci ha detto il dirigente marsalese Bernardo Triolo -, assieme al collega di Trapani Raimondo Liotta lo schema di accordo. Ora spetta all’assemblea dei comuni fare un ulteriore passo”. Lo stesso sindaco di Marsala si è detto fiducioso. “Noi faremo la nostra parte come si conviene ad un comune grande ed importante come Marsala – ci ha detto Alberto Di Girolamo -. Sono convinto che ogni altra realtà, in misura di quanto stabilito, farà fronte agli impegni perché l’aeroporto di Birgi è un volano essenziale per il turismo della nostra provincia”.
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