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Caro-voli, sit-in a Palermo: protesta in aeroporto per chi torna a Natale

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venerdì 19 dicembre 2025 - 17:40

Sit-in caro-voli

Palermo – Il caro-voli continua a pesare sulla Sicilia e, in particolare, su chi vive fuori dall’Isola per studio o lavoro. È questo il messaggio al centro del comunicato stampa congiunto dell’associazione Nun si parti e di Federconsumatori Sicilia, diffuso venerdì 19 dicembre 2025. Le due realtà denunciano rincari che, a ridosso del Natale, arrivano fino al 900% rispetto alle tariffe base, con biglietti che superano spesso i 500 euro per una sola tratta.

Secondo le associazioni, la conseguenza è chiara. Molti giovani emigrati siciliani fanno sacrifici per mesi pur di rientrare a casa. Altri, invece, rinunciano del tutto perché non riescono a sostenere la spesa. Per questo motivo, Nun si parti e Federconsumatori ribadiscono un punto preciso: tornare a casa a Natale non può diventare un privilegio.

Sit-in caro-voli davanti all’area Arrivi

Per denunciare la situazione e rilanciare la richiesta di interventi concreti, Nun si parti e Federconsumatori Sicilia organizzano un sit-in caro-voli all’aeroporto “Falcone e Borsellino” di Palermo. L’appuntamento è fissato per lunedì 22 dicembre alle ore 10.00, davanti all’area Arrivi.

L’iniziativa, come indicato nel comunicato, è aperta ad associazioni, sindacati e cittadini. L’obiettivo è anche simbolico. Le associazioni vogliono accogliere i siciliani che rientrano sull’Isola in questi giorni e, allo stesso tempo, attirare l’attenzione delle istituzioni su un tema che continua a riproporsi nei periodi di punta.

In questo senso, la protesta punta a riportare al centro la questione della mobilità. Per chi parte, infatti, il costo del biglietto può trasformare un semplice rientro familiare in una scelta impossibile. Di conseguenza, il sit-in vuole dare voce a chi si sente escluso da un diritto che dovrebbe restare accessibile.

Caro-voli e diritto a tornare a casa

Nel comunicato trova spazio anche l’intervento di Anthony Graziano dell’associazione Nun si parti. La posizione espressa è netta. Il caro-voli colpisce soprattutto migliaia di giovani che hanno lasciato la Sicilia per studio o lavoro. Molti di loro, inoltre, non hanno una stabilità economica tale da potersi permettere biglietti da 400 o 500 euro. In diversi casi, quindi, scelgono di rinunciare.

Nun si parti sottolinea che tornare a casa per Natale non può dipendere dal reddito. Inoltre, non può diventare un lusso legato alla disponibilità economica del momento. Per questo, l’associazione chiede risposte che vadano oltre le dichiarazioni e che portino a soluzioni efficaci.

Sit-in caro-voli e intervento politico strutturale

Nel testo si richiama anche un tema di sistema. Le compagnie aeree, secondo quanto riportato, beneficiano di uno squilibrio strutturale tra domanda e offerta nei periodi di punta. È un punto che, per Federconsumatori Sicilia, non si risolve lasciando fare soltanto al mercato.

Il comunicato cita, infatti, le recenti anticipazioni sull’indagine dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), illustrate dal segretario generale Guido Stazi durante un’audizione alla Camera dei deputati. In base a quanto richiamato, il problema del caro-voli nelle isole maggiori richiede un intervento politico strutturale. Non basta, quindi, attribuire tutto a dinamiche occasionali o a picchi temporanei.

Per approfondire il tema istituzionale, è possibile consultare i canali ufficiali dell’AGCM: https://www.agcm.it/ e quelli della Camera dei deputati: https://www.camera.it/.

Proposta di calendario voli a prezzi concordati

Nel comunicato interviene anche Alfio La Rosa, presidente di Federconsumatori Sicilia. La Rosa spiega che l’Antitrust avrebbe chiarito un passaggio importante. Non servono manipolazioni dei prezzi perché, nei periodi critici, è lo squilibrio cronico tra domanda e offerta a farli esplodere.

Da qui arriva una proposta che Federconsumatori Sicilia dichiara di portare avanti da anni. La richiesta è convocare allo stesso tavolo compagnie aeree, aeroporti, consumatori, sindacati ed enti locali. L’obiettivo è definire un calendario di voli a prezzi concordati nei periodi più sensibili, come le festività natalizie.

Nel comunicato si richiama anche un principio generale. Contrastare gli svantaggi dell’insularità viene definito un dovere costituzionale. Per questo, Federconsumatori chiede risposte concrete e non rinviabili.

Mobilità, continuità territoriale e richiesta di risposte

Con il sit-in del 22 dicembre, le associazioni tornano a chiedere con forza il rispetto del diritto alla mobilità e alla continuità territoriale. Il comunicato evidenzia che a emigrare non sono soltanto studenti e lavoratori. Ci sono anche persone che si spostano per motivi di salute. In ogni caso, il punto resta lo stesso: garantire la possibilità di rientrare senza che il prezzo diventi una barriera.

Il presidio annunciato a Palermo vuole quindi trasformare un disagio diffuso in una richiesta pubblica e riconoscibile. Inoltre, intende ribadire che la questione non riguarda soltanto il singolo viaggio. Riguarda, piuttosto, il rapporto tra Sicilia e diritto alla mobilità, soprattutto quando i periodi di punta rendono i costi insostenibili.

Commento della redazione
Il caro-voli è un tema che riemerge puntualmente nelle settimane delle feste. Tuttavia, proprio per questo, la richiesta di soluzioni strutturali resta centrale per chi vive lontano e vuole tornare a casa senza dover scegliere tra affetti e sostenibilità economica.


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