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Borsellino e la Strage via D’Amelio, 33 anni dopo la ferita resta aperta: la memoria indelebile di un Paese ferito

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sabato 19 luglio 2025 - 12:06

Strage via D’Amelio, segno indelebile per l’Italia

Marsala – La strage via D’Amelio rappresenta ancora oggi una delle ferite più profonde della storia italiana. A trentatré anni dal terribile attentato mafioso, il ricordo del giudice Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta resta vivo nelle istituzioni e nei cuori degli italiani. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ribadito come quella strage abbia lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva, evidenziando la forza della democrazia e la sconfitta dei mandanti e degli esecutori del vile attentato.

Mattarella: “Borsellino e Falcone, simboli della legalità”

Nel giorno della commemorazione, Sergio Mattarella ha sottolineato che la strage via D’Amelio fu progettata dalla mafia per piegare le istituzioni democratiche, a distanza di poche settimane dalla strage di Capaci. Nonostante l’attentato, la democrazia ha saputo reagire, condannando mandanti ed esecutori. Mattarella ha ricordato il coraggio di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, veri esempi di dedizione alla giustizia, capaci di non arretrare di fronte alla violenza.

Giorgia Meloni: “Sacrificio per verità e giustizia”

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha affidato ai social il suo pensiero, affermando che Paolo Borsellino ha sacrificato la propria vita per la verità e la giustizia. Ha evidenziato l’impegno quotidiano di chi, spesso lontano dai riflettori, continua a combattere contro la mafia per un’Italia libera dal malaffare e dalla paura.

La Russa: “Ferita aperta nella memoria collettiva”

Il Presidente del Senato Ignazio La Russa ha ricordato come la strage rappresenti ancora oggi una ferita viva nel cuore dello Stato, ma anche un simbolo di resistenza e determinazione contro ogni forma di criminalità organizzata.

Schifani: “Verità da raggiungere senza rinvii”

Il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha sottolineato l’urgenza di continuare a perseguire la verità sulla strage. Insieme alle massime autorità dello Stato ha deposto una corona in memoria delle vittime, ribadendo l’impegno della Regione nella ricerca della piena verità.

Crosetto: “Memoria viva, patrimonio della Repubblica”

Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha ricordato il sacrificio del giudice e della sua scorta come patrimonio morale per tutto il Paese, sottolineando come la loro memoria debba alimentare la convivenza civile.

L’Anci Sicilia: “Ricordo da tradurre in azioni concrete”

Il presidente di Anci Sicilia, Paolo Amenta, ha ricordato il valore educativo del sacrificio di Borsellino, evidenziando la responsabilità delle amministrazioni locali nel portare avanti percorsi concreti di legalità e contrasto alla cultura mafiosa.

Cracolici: “Memoria da scolpire nel presente”

Il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, ha posto l’accento sulla necessità di sradicare l’indifferenza, ricordando che la lotta alla mafia passa dalla consapevolezza collettiva e dalla responsabilità civile.

Russo: “Ricordare ogni giorno il sacrificio di Borsellino”

Il senatore Raoul Russo ha affermato che il 19 luglio rappresenta un giorno di memoria ma anche un richiamo costante alla responsabilità politica. Onorare Borsellino significa continuare la lotta per la verità storica.

Urso: “Esempio di legalità per la nostra generazione”

Il ministro Adolfo Urso ha ricordato Borsellino come un riferimento per chi ha vissuto quegli anni e ha sottolineato il dovere di continuare a costruire una Sicilia libera dai condizionamenti mafiosi.

Valditara: “La scuola presidio di legalità”

Il ministro Giuseppe Valditara ha evidenziato l’impegno del mondo scolastico nella trasmissione dei valori della legalità, ricordando le parole di Borsellino proposte quest’anno agli studenti durante l’esame di maturità.

Borghi: “Ricordare per costruire un’Italia migliore”

Il senatore Enrico Borghi ha ribadito che la memoria della strage via D’Amelio deve essere patrimonio comune, riaffermando il rispetto per chi ha lottato contro la mafia.

Ronzulli: “Combattere la mafia senza tregua”

La senatrice Licia Ronzulli ha ricordato come la lotta alla mafia non debba essere un rito annuale, ma un impegno costante per garantire libertà e giustizia nel Paese.

Renzi: “Memoria viva, verità da cercare”

Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha sottolineato l’urgenza di conoscere la verità piena sulla strage, ricordando il valore esemplare di Borsellino e della sua scorta.

Musumeci: “Impegno quotidiano contro la criminalità”

Il ministro Nello Musumeci ha evidenziato la necessità di trasformare il ricordo in azione concreta contro la mafia, specialmente nei territori più difficili.

Varchi: “Il coraggio dei familiari”

La deputata Carolina Varchi ha espresso gratitudine ai familiari di Borsellino per aver trasformato il dolore in un impegno civile che continua a scuotere le coscienze.

Conte: “La memoria deve combattere le ingiustizie”

Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha ricordato l’importanza di combattere ogni tentativo di oscurare la verità, ribadendo l’impegno del movimento nel portare avanti la memoria di Borsellino.

Galvagno: “La Sicilia non dimentica”

Il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno ha sottolineato il ruolo dei siciliani nel mantenere viva la memoria della strage, ribadendo l’eredità morale di Borsellino per la Regione.

In bocca al lupo a tutte le istituzioni che ogni giorno, in silenzio, portano avanti la battaglia di legalità nel nome di Paolo Borsellino.


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