Addio a Sebio De Bartoli, simbolo del vino marsalese
Marsala – Si è svolto ieri al Santuario Santo Padre delle Perriere l’ultimo commosso saluto a Sebio De Bartoli, imprenditore marsalese del vino e figura profondamente amata in città, scomparso all’età di 47 anni dopo una lunga malattia. Il feretro è stato collocato ai piedi del grande crocifisso in bronzo da lui stesso realizzato e donato anni fa al luogo di culto.
Una folla silenziosa per l’ultimo saluto
In un clima di profonda commozione, tantissimi cittadini, amici, parenti e rappresentanti del mondo del vino si sono stretti attorno alla famiglia di Sebastiano De Bartoli.
Padre Giuseppe Inglese ha officiato la celebrazione, ricordando Sebio come un uomo generoso, sensibile, legato alla sua terra e capace di lasciare un segno indelebile, anche attraverso le sue opere d’arte. Il sacerdote ha voluto omaggiare pubblicamente la donazione del crocifisso in bronzo, che oggi accoglie ogni visitatore del Santuario.
Un’eredità oltre il vino
Figlio di Marco De Bartoli, Sebio aveva raccolto il testimone di una tradizione familiare importante, ma lo aveva reinterpretato in modo personale. Cresciuto tra le vigne di Samperi e Bukkuram, aveva sviluppato una propria visione del vino, combinando l’artigianalità con la sua passione per la scultura e il design. Per lui, il vino non era solo impresa, ma un linguaggio creativo, un’estensione della propria identità.
Negli ultimi tre anni ha affrontato la malattia con forza e riservatezza. Quando ha percepito che il tempo stava per scadere, ha scelto di tornare a Marsala, il luogo che sentiva davvero suo. Qui ha trascorso gli ultimi giorni, circondato dalla famiglia e dagli affetti più sinceri.
Il ricordo di Slow Food e della comunità
Durante la cerimonia, Nanni Cucchiara di Slow Food ha condiviso un toccante intervento. Ha definito i vini di Sebio come espressioni autentiche del suo carattere: intensi, a volte spigolosi, ma anche capaci di sorprendere con dolcezza e profondità. Attorno alla vigna di Bukkuram, Sebio aveva costruito non solo un progetto agricolo, ma un manifesto esistenziale.
La sua perdita lascia un vuoto profondo, non solo nel comparto vitivinicolo, ma in tutta la città di Marsala.
Una figura che ha unito arte, fede e visione
Sebio non era solo un imprenditore. Era un artista, un pensatore, una mente libera. Ha saputo unire radici e innovazione, tradizione e spiritualità. Lascia non solo l’eredità aziendale e i suoi vini, ma anche le sue opere, le sue riflessioni, il suo stile.
Il suo addio, avvenuto nella stessa chiesa che aveva arricchito con un dono personale, racconta molto del suo legame con la comunità e con la fede. Le parole e il silenzio della folla presente hanno testimoniato una gratitudine sincera e condivisa.
Commento della redazione
Condoglianze dalla redazione alla famiglia De Bartoli e a tutti coloro che hanno voluto bene a Sebio. La sua eredità vive tra le vigne, le sculture e i cuori di chi lo ha conosciuto.
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