La storia di una giovanissima yemenita che riesce a trovare la forza di sfuggire a un destino di soprusi e violenze domestiche liberandosi dal marito aguzzino. Si presenta così il film “La sposa bambina – Mi chiamo Nojoom ho 10 anni e voglio il divorzio”, che verrà proiettato martedì 14 giugno, a partire dalle 21.30 al Cinema Golden di Marsala (unico spettacolo). “Dopo la proiezione di Fuocoammare di Gianfranco Rosi proseguiamo la nostra attività di sensibilizzazione sui diritti umani puntando su un altro film rimasto ai margini dei principali circuiti di distribuzione”, spiega il presidente dell’associazione Amici del Terzo Mondo Enzo Zerilli. Mentre Fuocoammare era incentrato sugli sbarchi dei migranti provenienti dal Nord Africa e sul ruolo di frontiera ricoperto in questi anni dall’isola di Lampedusa, ne “La sposa bambina” si parla di diritti umani e di una pratica tristemente diffusa nello Yemen e in altri Paesi, il matrimonio tra una bambina e un adulto. Un’usanza arcaica, figlia di ignoranza e povertà, a cui la protagonista del film si è coraggiosamente opposta. Basato su una storia vera, raccontata nel libro “I am Nujood, age 10 and divorced” di Nojoud Ali e della giornalista Delphine Minoui il film è fortemente autobiografico poiché ripercorre il vissuto della stessa regista, Khadija Al Salami.
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