Marsala, Padiglione per le malattie infettive: dopo cinque anni il piano terra è pronto

Vincenzo Figlioli

Marsala, Padiglione per le malattie infettive: dopo cinque anni il piano terra è pronto

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venerdì 26 Settembre 2025 - 06:54

Era il 5 dicembre del 2020 quando l’assessore regionale Ruggero Razza – un po’ a sorpresa – annunciò la realizzazione di un padiglione per le malattie infettive a fianco dell’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala. In realtà, qualche mese prima, durante una seduta straordinaria del Consiglio comunale, lo stesso Razza aveva già presentato l’idea, affermando che la struttura sarebbe stata realizzata presso il vecchio San Biagio. Nei mesi successivi, l’emergenza epidemiologica era diventata particolarmente acuta nel nostro territorio e si era deciso di destinare il “Borsellino” a Covid Hospital, spostando gran parte dei suoi reparti in altri nosocomi provinciali. Una scelta che comportò non pochi disagi alla popolazione marsalese. Proprio per questo, l’annuncio di una nuova struttura dedicata esclusivamente alla cura delle malattie infettive – non più al San Biagio, ma di fianco all’ospedale di contrada Cardilla – era sembrata una buona soluzione. Si pensava che i lavori sarebbero stati effettuati velocemente, vista la situazione emergenziale in corso, in modo da restituire il “Borsellino” alla pienezza delle sue funzioni. In realtà, le cose andarono diversamente e ci volle quasi un anno per iniziare i lavori, mentre il “Borsellino” continuava a funzionare solo per i malati Covid.

Un iter complesso fatto di stop e polemiche

Inizialmente, l’argomento fu spesso oggetto di discussioni e interventi politici, richiamando anche l’attenzione di “Striscia la Notizia” e di alcuni parlamentari regionali, mentre i consiglieri comunali marsalesi arrivarono ad occupare Sala delle Lapidi per chiedere il ripristino dell’attività ordinaria dell’ospedale “Borsellino”. Poi il silenzio e un continuo “stop and go” nell’avanzamento della nuova opera che ha alimentato un comprensibile scetticismo sulla realizzazione della struttura, in un territorio che – nella sua storia recente – ha spesso dovuto fare i conti con il peso di tante incompiute. Adesso dall’Asp assicurano che entro fine mese saranno completati i lavori relativi al piano terra del padiglione, comprendenti il nuovo Pronto Soccorso e il tunnel di collegamento al restante complesso ospedaliero, nonchè le centrali di distribuzione dei gas medicali. L’azienda conta di poter collaudare l’opera ed inaugurarla entro il prossimo mese di ottobre. Somiglierebbe a una buona notizia, se non fosse che dall’annuncio di Razza sono passati quasi cinque anni.

Cosa prevede il progetto

Discorso diverso per il resto del padiglione, che – da progetto – dovrebbe comprendere altre elevazioni: la gestione tecnica dell’Asp Trapani sta completando la procedura di approvazione del lotto di completamento dell’opera, che riguarderà la realizzazione del secondo piano, dove saranno realizzati 10 posti letto di terapia intensiva e 6 di terapia sub intensiva (come prevede il piano di potenziamento, approvato dalla Regione Siciliana con Decreto assessorato Salute n. 882/2024, in attuazione del D.L. n. 34/2020). Contestualmente, l’Asp conta di indire la procedura di affidamento dei lavori, sulla base dell’indagine di mercato già svolta. L’importo dei lavori di completamento è pari a 7.772.488,18 € di cui 5.537.620,66 € per lavori, compresi 387.471,03 € per costi della sicurezza non soggetti a ribasso e 2.234.867,52 d € per somme a disposizione dell’amministrazione, interamente coperti dal finanziamento concesso con il Decreto assessoriale n. 882/2024. Resta da vedere se passeranno altri cinque anni per completare l’opera.

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