In Sicilia si è ancora in attesa del bando per i contributi destinati all’acquisto dei testi scolastici. La Regione Sicilia, viste le prime polemiche e i primi malcontenti, fa sapere che ha trovato un accordo con Anci Sicilia per favorire l’erogazione tempestiva dei buoni libro destinati agli studenti delle scuole superiori di primo e secondo grado. Ciò in attesa del completamento delle procedure amministrative e contabili, legate all’approvazione del rendiconto della Regione, i Comuni, come richiesto dall’Anci, potranno anticipare le somme alle famiglie a basso reddito che ne hanno già fatto richiesta e che ne hanno diritto, così da assicurare un avvio dell’anno scolastico senza disagi. “Gli uffici – sottolinea l’assessore regionale all’Istruzione, Mimmo Turano – stanno ultimando le verifiche necessarie per trasferire agli enti locali le risorse nel più breve tempo possibile, circa 18 milioni di euro. Per andare incontro alle esigenze della famiglie, il governo Schifani ha avviato un confronto sinergico e produttivo con l’Anci in modo tale che i Comuni possano erogare, sin da subito, i contributi a chi ne ha diritto, in attesa del perfezionamento dei trasferimenti“.
Giambrona (PD): “Ritardo grave e incomprensibile”
Di parere contrario, il vice presidente del gruppo del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana, Mario Giambona che definisce il ritardo del bando sui buoni libri come “... grave e incomprensibile, che dimostra tutta la disattenzione del governo regionale verso un tema cruciale come il diritto allo studio. Per questo – continua – motivo presenterò un’interrogazione parlamentare per chiedere al governo Schifani di chiarire i motivi di questo ritardo e quali misure concrete intenda adottare nell’immediato – prosegue -. Non è accettabile che, a scuole ormai avviate, la Regione non abbia ancora dato risposte a migliaia di famiglie in difficoltà”. Il deputato dem spiega che “… i rincari colpiscono soprattutto le famiglie a reddito medio e basso, già provate dal caro vita e dalla crisi economica. In questo contesto, l’assenza del bando regionale rappresenta un colpo ulteriore e inaccettabile” ed esprime “vicinanza e sostegno a tutte le famiglie in difficoltà”, annunciando infine che “… il Partito Democratico chiederà al governo Schifani di attivarsi immediatamente perché non si può più perdere tempo. Ogni giorno che passa senza risposte è un giorno in cui il diritto all’istruzione viene messo in discussione. Nessun ragazzo deve rinunciare a studiare per ragioni economiche”.
Parola all’Associazioni di Comuni siciliani
“I sindaci – aggiunge il presidente dell’Anci Sicilia, Paolo Amenta – sono in prima linea nei territori e conoscono bene e da vicino le specificità e i bisogni dei propri concittadini. In vista del rientro in classe dei nostri studenti, previsto per il prossimo 15 settembre, riteniamo una scelta di buon senso andare incontro alle esigenze delle famiglie siciliane. Nelle more degli adempimenti amministrativi da parte della Regione, chiediamo ai sindaci di erogare, ove ricorrano le condizioni finanziarie, le risorse ai nuclei familiari che ne hanno bisogno. Da parte nostra c’è il massimo impegno a sostenere le famiglie, in particolare quelle meno abbienti, e garantire un sereno avvio dell’anno scolastico”.