Morto il giornalista marsalese Roberto Tumbarello, fu direttore del Giornale di Napoli

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Morto il giornalista marsalese Roberto Tumbarello, fu direttore del Giornale di Napoli

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mercoledì 20 Marzo 2024 - 12:05

Il mondo del giornalismo perde una figura di spicco: è morto il giornalista e scrittore marsalese Roberto Tumbarello. Medaglia “pro merito” del Consiglio d’Europa, di cui è stato portavoce in Italia per tanti anni, esperto in Comunicazione e Diritti umani, è stato redattore e inviato speciale di diversi quotidiani e periodici a vasta tiratura. Tra le altre cose, viene ricordato per essere stato il primo cronista occidentale ad intervistare il leader dell’Olp, Yasser Arafat. Ha chiuso la carriera come direttore del “Giornale di Napoli”. Al suo attivo anche diversi libri, tra cui “Gesù era di destra o di sinistra?”, “Si salvi chi può”, “O la borsa o la vita”, “Viaggio nella vita” I familiari e gli amici lo definiscono un amatissimo marito, padre e nonno. A darne notizia, affranti dal dolore, la moglie Margy, i figli Alice con Stefano, Patrizia con Rick e Fabrizio, i nipoti Andrea, Alessandro, Cristina, Flavia, Julian e Alexandra.

Le esequie si svolgeranno sabato 23 marzo, alle 11.15 presso la Basilica di Sant’Agnese fuori le Mura a Roma (Via di Sant’Agnese 3, 00198).

“Con la scomparsa di Roberto Tumbarello – scrive l’amico Diego Maggio – rimane più povera l’Italia del pensiero libero e liberale. Non solo il mondo del giornalismo, ma anche tutte le persone di buon senso perdono un faro. Questa città – la sua, la mia – perde la sua migliore “penna” contemporanea. E io, un fratello maggiore, una guida importante, un vero rifugio dalle mediocrità e dalle idiozie, una “stazione” affettiva e di ragionamenti”.

“Con la scomparsa di Roberto Tumbarello – scrive l’amico Diego Maggio – rimane più povera l’Italia del pensiero libero e liberale. Non solo il mondo del giornalismo, ma anche tutte le persone di buon senso perdono un faro. Questa città – la sua, la mia – perde la sua migliore “penna” contemporanea. E io, un fratello maggiore, una guida importante, un vero rifugio dalle mediocrità e dalle idiozie, una “stazione” affettiva e di ragionamenti”.

La redazione di Marsala C’è e Itaca Notizie si unisce al cordoglio della famiglia.

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