Ormai sotto gli occhi di tutti, il cambiamento climatico impatta in maniera radicale sul comparto agricolo e vitivinicolo, costretto oggi a confrontarsi con trasformazioni rapide e sostanziali.
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“Negli ultimi anni il cambiamento climatico sta influenzando tutte le produzioni. – ci racconta l’enologo Giuseppe Figlioli, Direttore tecnico delle Cantine Birgi – Noi lo stiamo affrontando mettendo in campo le competenze tecniche, cercando di prevedere, prevenire e programmare. Un valido aiuto arriva dalla tecnologia e dagli strumenti per l’agricoltura di precisione. Cantine Birgi, ad esempio, si avvale di mappature e di previsioni meteo che permettono di dare indicazioni precise ai soci sugli interventi da fare in vigneto”. Non di rado, negli ultimi anni, i vigneti sono stati messi a dura prova da annate caratterizzate da temperature eccessivamente alte, non solo durante l’estate, quando i picchi di calore rischiano di mandare in stress le piante, ma anche in altri periodi dell’anno, come è accaduto proprio quest’inverno”.
Alla luce di ciò, diventa di vitale importanza una corretta gestione delle risorse idriche. “Abbiamo bisogno che la politica ci sia di supporto. Urge che si attivi – spiega Figlioli – per fare in modo di catturare il più possibile l’acqua piovana che, anno dopo anno, è sempre in quantità minore. I nostri invasi sono pochi e non possono contenere l’acqua sufficiente a rispondere alle reali esigenze di tutto il territorio. Serve pertanto una rimodulazione degli invasi esistenti: una corretta irrigazione permette alle piante di sopravvivere alle difficoltà climatiche riuscendo ad equilibrare la produzione a favore di tutto il tessuto agricolo ed economico del territorio.”
Ai mutamenti in atto in vigna si aggiunge l’evoluzione del mercato. “Lavoriamo oggi a vini moderni, con un stile diverso, più adatto a rispondere alle nuove esigenze di mercato, soprattutto ai gusti delle nuove generazioni che chiedono vini profumati e easy to drink. La competenza agronomica di cui usufruiamo ci sta aiutando molto: è un lavoro di filiera che parte dalla vigna e arriva fino alle attività di promozione e comunicazione” – dice Figlioli.
Proprio in risposta alle nuove richieste dei consumatori e del mondo che cambia, Cantine Birgi ha deciso di portare al prossimo Vinitaly vini nati da un attento impegno sul fronte della sostenibilità.
“Il Vinitaly è un appuntamento importante. – dice Figlioli – Quello dello scorso anno è stato molto interessante per la presenza di wine lovers e buyers. Quest’anno Cantine Birgi presenterà due spumanti e due vini fermi. Puntiamo su vini sostenibili, legati al progetto VIVA e SOStain Sicilia di cui abbiamo recentemente ricevuto la certificazione. È un aspetto a cui teniamo molto”.