Si è concluso al Tribunale di Marsala il progetto “Processo simulato”, con la partecipazione di sette istituti del comprensorio. Guidati dai docenti dei rispettivi istituti e dai magistrati in servizio presso il Palazzo di Giustizia lilibetano, i ragazzi hanno studiato e messo in scena un procedimento giudiziario già passato in giudicato, riguardante un caso di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale su minore verificatosi in provincia di Trapani alcuni anni fa. Un tema molto delicato, che gli studenti hanno affrontato con serietà e sensibilità, maturando nuove competenze in ambito giuridico relativamente ai ruoli e alle funzioni che ruotano intorno a un procedimento giudiziario.
Molto soddisfatta per l’iniziativa la presidente del Tribunale, Alessandra Camassa, che ha ribadito il valore di questo progetto di alternanza scuola-lavoro, ripristinato dopo lo stop dovuto alla pandemia. Ad aderire all’iniziativa sono stati il Liceo Scientifico “P. Ruggieri”, il Liceo “Pascasino” l’Itet “Garibaldi” di Marsala, gli istituti “Ferrigno” e “Titone” di Castelvetrano, il “Ruggero D’Altavilla” e l’ITC “Ferrara” di Mazara del Vallo. Gli studenti dei sette istituti trapanesi si sono alternati, in un’ideale e riuscita staffetta, impersonando i protagonisti di questa vicenda giudiziaria (giudici, pubblici ministeri, avvocati, testimoni) dopo un lavoro di sintesi delle trascrizioni operato con gli insegnanti e i magistrati. Per tutti loro, un’esperienza di indiscutibile valore formativo, che verosimilmente verrà riproposto anche nei prossimi anni.