Il Sindaco di Erice Giacomo Tranchida, con la firma congiunta di tutti gli amministratori comunali della provincia di Trapani ha inviato una nota indirizzata alle massime cariche regionali e nazionali chiedendo un urgente incontro per affrontare la problematica dei trasporti nel territorio.
“Purtroppo stiamo assistendo di questi giorni ad un attacco inaudito al sistema dei trasporti dei comuni della Provincia di Trapani (…) Infatti dobbiamo registrare che non sono solo le sorti dell’aeroporto di Birgi a doverci preoccupare ma anche il fatto che ormai da mesi la linea ferroviaria Alcamo-Trapani (la famosa via Milo) è chiusa a causa di cedimenti strutturali risalenti al mese di marzo. Mentre nel resto d’Europa le comunità locali investono nella mobilità sostenibile, dove il traffico su rotaie ha un ruolo importantissimo, da noi appunto passa quasi inosservata la chiusura di una linea ferroviaria che invece dovrebbe essere valorizzata. Parliamo di un tratto ferrato dove un turista potrebbe ammirare panorami e paesaggi di inestimabile bellezza (Segesta sta nel mezzo del tratto soppresso) e che se opportunamente valorizzato potrebbe rappresentare una ulteriore attrazione per i nostri territori) (…) La tratta Trapani-Palermo via Milo, da anni ormai inattiva, paradossalmente non solo non viene oggi presa in considerazione (si ribadisce nonostante la necessaria e strategica visione sistemica di collegamento anche con il predetto scalo aereo che negli ultimi anni ha registrato un notevole incremento dei flussi turistici e di cui i Comuni della provincia si sono fatti anche onerosamente carico con la loro azione di co-marketing, rispetto all’insolvente ex Provincia/Regione), ma non appare neppure rientrare nelle scelte strategiche siciliane di Trenitalia, sebbene insista anche formalmente una osservazione del 25.02.2015, indirizzato al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti da parte dell’ 8° Commissione Lavori Pubblici del Senato sullo schema di D.M. recante approvazione del “Contratto di Programma 2012-201 / PARTE INVESTIMENTI”, sottoscritto tra la società Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, esprimendo sì parere favorevole, ma condizionandolo al potenziamento dei collegamenti ferroviari della Sicilia occidentale (specialmente con l’aeroporto di Trapani-Birgi). (…) Anche nell’ottica di una visione strategica di sviluppo di una vasta area a cui ci stiamo candidando e ci riferiamo anche alle intese già stipulate e/o in corso di elaborazione tra Comuni/Territori, non possiamo che con forza chiedere che venga tenuta in debita considerazione la ormai ex Provincia di Trapani, con adeguati investimenti, ormai divenuti necessari e non più differibili, quali:
– il collegamento, realizzabile con una breve bretella o raccordo ferroviario che immetta sull’esistente tratta, dell’Aeroporto di Birgi con le città di Trapani e Marsala;
– il ripristino immediato della tratta Trapani-Palermo via Milo (con il duplice obiettivo di collegamento e di linea turistica di eccellenza) attraverso un intervento di modernizzazione della linea che consenta la percorrenza anche di treni veloci e diretti fra i due Capoluoghi, in modo tale da agevolare l’interscambio della popolazione turistica nonché quella dei pendolari sempre più numerosi;
– la programmazione di interventi per uscire dal ‘circuito chiuso’ della linea Alcamo-Trapani-Mazzara del Vallo-Castelvetrano, che devono assicurare l’ormai necessaria prosecuzione della linea ferroviaria verso Sciacca, Agrigento e la Sicilia orientale;
– l’indispensabile raccordo fra gli aeroporti di Trapani e Palermo, nell’ottica di una loro auspicabile interazione e integrazione.”