Il deputato regionale trapanese Dario Safina, ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al fine di conoscere le ragioni della mancata prosecuzione dei lavori per la costruzione del nuovo “Padiglione Covid” presso il presidio ospedaliero ‘Paolo Borsellino’ di Marsala, destinato alla cura dei soggetti contagiati dal Covid 19 e per le altre malattie infettive.
Dopo vari tavoli tecnici, sopralluoghi, sit-in, i lavori per la costruzione del padiglione – rimasto un cantiere aperto – dovevano terminare entro il 31 maggio 2021. Ad oggi, invece, non si hanno notizie circa la prosecuzione dei lavori.
“Alla presentazione del progetto preliminare della nuova struttura, sottoposto a fase di conversione in progettazione definitiva ed esecutiva da parte dell’impresa aggiudicataria dell’appalto integrato, non è seguito il procedimento di approvazione del progetto esecutivo che, allo stato, non consente la prosecuzione dei lavori e alla luce del fatto che sulla questione si è già svolta una riunione tra gli esponenti istituzionali e di Governo regionali e del sindaco della Città di Marsala”, afferma l’ex assessore del capoluogo trapanese.
Con l’interpellanza parlamentare, Safina chiede di conoscere: quali provvedimenti intendano assumere gli Enti competenti, per garantire la regolare conclusione dei lavori di realizzazione della struttura preposta, con specifico chiarimento della tempistica relativa al completamento degli stessi; se il presidio sanitario, destinato ai pazienti malati di Covid-19 ed alla cura delle malattie infettive, all’esito della consegna dell’opera finita, potrà ritenersi pienamente ed immediatamente operativo e quali interventi intendano adottare per garantire, una volta realizzata e completata l’area Covid, la piena operatività di tutti i reparti del presidio ospedaliero di contrada Cardilla rimuovendo le residue misure di contenimento.
“Il padiglione destinato alle malattie infettive servirebbe per contrastare la pandemia ma anche per restituire all’intero territorio un nosocomio ospedaliero destinato alle cure ed ai servizi sanitari ordinari, indispensabile per la cura delle svariate patologie non Covid – continua Safina -. Si tratta di una tematica d’emergenza che coinvolge tutta la comunità provinciale, in tema di tutela alla salute della cittadinanza, che richiede di affrontare unitariamente la problematica data la circostanza che i posti letto dedicati e previsti dovranno essere ripartiti in più presidi ospedalieri. Ricordo la cerimonia per la posa della prima pietra, nell’area individuata, alla presenza degli allora membri dell’Esecutivo regionale e della deputazione regionale in carica. Confido nella celere risposta da parte del Presidente Schifani o dell’assessore alla Sanità Giovanna Volo”.