Aborto: i ginecologi obiettori in Sicilia sono l’81,6%. Scoppia il “caso Messina”

redazione

Aborto: i ginecologi obiettori in Sicilia sono l’81,6%. Scoppia il “caso Messina”

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mercoledì 29 Giugno 2022 - 18:09

C’è un caso Messina sulla questione aborto e ginecologi obiettori. Dopo l’appello all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, della parlamentare di Articolo 1, Maria Flavia Timbro, che ha messo in evidenza come in città e provincia su 53 ginecologi 52 si dichiarano obiettori e hanno dunque deciso di non praticare interruzioni di gravidanza – problema che riguarda tutta la Sicilia – è la Cgil Sicilia a intervenire sulla questione.

“Il diritto all’aborto nel nostro Paese è garantito da una legge dello Stato, tuttavia esercitarlo non è scontato o facile vista la gran quantità di medici obiettori”,  sostiene la segretaria regionale, Gabriella Messina, e la responsabile del dipartimento Politiche sociali, Elvira Morana. Le due esponenti sindacali giudicano “gravissimo” quanto accaduto negli Stati Uniti con la sentenza della Corte Suprema americana che è intervenuta su “un diritto civile delle donne, cosa che fa temere un nuovo medioevo anche per altri diritti”. E che sottolineano “… sta dando fiato alle trombe di certa destra nostrana che vorrebbe farci tornare con prepotenza indietro su una materia regolata dalla legge e validata anche da un referendum”. 

In Sicilia, il tasso di obiettori medici ginecologi è dell’81,6%, degli anestesisti del 73,1%, del personale non medico dell’86%. Delle strutture solo il 54% è attrezzato per l’Ivg e le carenze determinano che c’è una struttura dove un medico non obiettore ha un carico da solo del 16,2.


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