Benzina e alimentari, cresce la psicosi: assalto a supermercati e rifornimenti

redazione

Benzina e alimentari, cresce la psicosi: assalto a supermercati e rifornimenti

Condividi su:

domenica 13 Marzo 2022 - 10:54

Assalto ai supermercati e ai distributori di carburante. Anche a Marsala, in questo week end, si sono registrate lunghe code davanti ai rifornimenti e alcuni scaffali sono stati letteralmente svuotati dai cittadini, evidentemente preoccupati dall’andamento della guerra in Ucraina. In particolare, sono andate esaurite gran parte delle scorte di pasta, un po’ come era avvenuto due anni fa, con l’inizio della pandemia.

A dire il vero, in tutto il territorio nazionale, sta crescendo l’inquietudine rispetto agli effetti di breve-medio termine sul conflitto. Aumento del costo delle materie prime, limitazioni negli scambi dei prodotti di largo consumo e la possibilità di scioperi su vasta scala sono alla base di questa reazione da parte di numerosi cittadini.

Effettivamente, gli autotrasportatori avevano già proclamato una giornata di sciopero per lunedì 14 marzo, che aveva fatto temere il blocco dei rifornimenti presso i punti di distribuzione carburante, ma anche presso la grande distribuzione alimentare. Come se non bastasse, dalla Sardegna è partito un audio che annunciava un blocco totale delle consegne (poi rivelatosi falso) che ha ulteriormente alimentato il caos tra le varie chat di whatsapp. Diventa, dunque, particolarmente importante, in queste settimane difficili, affidarsi soltanto a fonti ufficiali che diano notizie attendibili. E, in quest’ottica, si può consapevolmente affermare che non ci sono condizioni tali da poter far pensare a una sospensione dei rifornimenti di alimenti o benzina nei vari punti di distribuzione e vendita al dettaglio.

Nel frattempo, la mobilitazione contro il caro benzina degli autotrasportatori è stata, tuttavia, bloccata dalla Commissione di Garanzia, in quanto la comunicazione non è avvenuta nei termini previsti. Il dibattito resta comunque acceso e il presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro ha chiesto con forza al governo l’immediata cancellazione o quantomeno la sospensione delle accise. “Mantenerle così sarebbe da irresponsabili”, si legge nella nota dell’associazione, che evidenzia come sul prezzo della benzina pesino ancora le accise del secolo scorso per finanziare le guerre coloniali in Abissinia ed Etiopia, ma anche quelle per la crisi di Suez, il disastro del Vajont e l’alluvione di Firenze del 1966.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta