La fontana “Uomini che vengono dal mare”, donata da Pietro Consagra al comune di Mazara del Vallo nel 1964 e installata in piazza Mokarta, è tornata a zampillare dopo il restauro progettato Bartolomeo Figuccio e Tommaso Guastella, della Soprintendenza dei Beni culturali di Trapani diretta da Mimma Fontana.
L’opera, posta al margine di piazza Mokarta prospiciente il mare, rappresenta la vita che nasce dalle acque. Consagra, nel progettare l’opera immaginò, infatti, che quattro personaggi emersi dalle acque provassero a stare sulla terra “insicuri e affascinati dalla nuova condizione di esistenza”.
L’intervento di restauro, del valore di 39.987,50 euro, oltre gli oneri per la sicurezza, è statorealizzato a seguito del protocollo d’intesa sottoscritto dalla Soprintendenza di Trapani con l’amministrazione comunale di Mazara del Vallo e grazie all’esecuzione dei due sponsor tecnici: le aziende Chiraema s.r.l. e Marino Rosario s.r.l. che hanno materialmente eseguito gli interventi.
“Il restauro e la rifunzionalizzazione della fontana del Consagra – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – è espressione della collaborazione tra pubblico e privato ma anche di un perfetto accordo interistituzionale. L’intervento dei privati che hanno effettuato le opere di restauro restituendo alla città la fontana funzionante, è un modo di prendersi cura del patrimonio culturale della Regione e di generare benessere per la collettività”.
Caratterizzata da quattro figure composte da lamelle bronzee poste su un piedistallo in cemento a “T” che si immerge nella vasca, la fontana è fortemente connaturata e distintiva della Città di Mazara. Decenni di esposizione agli agenti atmosferici e l’assenza di un piano di manutenzione ne avevano compromesso la storicità e l’artisticità, rendendo nel tempo la funzionalità ben diversa dall’idea originaria dell’artista.
L’intervento di restauro è intervenuto sulla pulitura delle figure attraverso la rimozione delle incrostazioni generate nel tempo e il rifacimento dell’impianto idrico all’interno delle figure bronzee con la sostituzione del vecchio impianto, non più in uso da diversi anni, e il recupero della funzionalità dei getti d’acqua, in linea con l’idea progettuale del Maestro Consagra.