La Corte di Cassazione ha deciso – con sentenza definitiva – che l’ex senatore Antonio D’Alì non è “socialmente pericoloso”. La vicenda giudiziaria muove le fila nel maggio del 2017, quando D’Alì presentò la candidatura a sindaco di Trapani, chiudendo così la carriera politica a Palazzo Madama. Ma dopo qualche giorno dall’annuncio, un provvedimento di obbligo di dimora lo raggiungeva dichiarandolo “socialmente pericoloso” e chiudendo di fatto la campagna elettorale a primo cittadino trapanese.
D’alì è ancora imputato in concorso esterno in associazione mafiosa nell’Appello bis ma adesso la sentenza della Cassazione – dopo la pronuncia della Corte d’Appello di Palermo e il conseguente ricorso alla Procura Generale – ha dichiarato inammisibile tale ultimo ricorso confermando la sentenza d’Appello.