Il ministro per il Sud, protezione civile e politiche del mare Nello Musumeci, interviene duramente sull’inchiesta della Procura di Palermo che sta travolgendo la Dc di Totò Cuffaro, per il quale i pm hanno chiesto l’arresto per associazione a delinquere, corruzione e turbativa, vicenda giudiziaria che lo vede coinvolto assieme all’ex Ministro Saverio Romano e ad altri soggetti che ruotano intorno al sistema sanitario e politico. Musumeci, ex presidente della Regione siciliana, non è morbido nemmeno nei confronti dello stesso ente che ha guidato per quasi due legislature (si dimise il 4 agosto 2022 fissando la data per la consultazione elettorale al 25 settembre 2022 che ha visto l’elezione di Schifani).
“Vedo in giro tanta ipocrisia. La Regione siciliana è fondata sul sistema clientelare e sul consociativismo parlamentare, lo diceva Giuseppe Alessi parlando nell’immediato dopoguerra. Quindi, nessuno si sorprenda. Il problema è capire se si accetta questo sistema e si diventa complici o se invece ti metti di traverso e allora ti isolano e diventi divisivo, diventi un problema. Questa purtroppo è la tara che si porta dietro la politica siciliana. Non aggiungo altro, per carità di patria”. Poche parole ma polemiche per il Ministro siciliano.