Mentre a Campobello di Mazara iniziano a delinearsi le prime manovre politiche in vista delle elezioni amministrative del 2026, il dibattito locale si accende. A smuovere le acque è Francesco Messina – amministratore dell’Associazione Futuro e Lavoro – che interviene con parole dure sul modo in cui vengono spesso composte le liste e scelti i candidati. “La politica campobellese non candidi più disoccupati solo per occuparli. La banalità del concetto sfugge, spesso deliberatamente, ai nostri politici e alle loro segreterie,” afferma Messina, puntando il dito contro una prassi che, a suo dire, indebolisce la qualità della rappresentanza e la credibilità delle istituzioni. Messina utilizza esempi incisivi per spiegare il suo pensiero: “Chi di noi affiderebbe un mobile antico a un restauratore improvvisato solo perché indossa la casacca giusta? Ci faremmo mai visitare da un nullafacente eletto medico da un collegio di segretari di fazione? La risposta è ovvia“.
Da qui, l’affondo più netto: “Perché, allora, la politica affida la res publica a chi non lavora e non è in grado di costruire nemmeno il proprio futuro professionale? La Repubblica è fondata sul lavoro, non sull’incapacità di svolgerne uno. Candidare persone incompetenti significa danneggiare l’economia e l’amministrazione delle nostre città”. Messina invita la cittadinanza a reagire e a pretendere una nuova classe dirigente, fondata su esperienza e merito: “Dobbiamo dire basta a chi sopravvive da dieci o quindici anni solo come assessore o sindaco. È gravissimo: così non si comprendono più le esigenze dei cittadini e manca l’intelletto politico necessario per governare il territorio. Se poi il gioco è spartirsi le poltrone e circondarsi di incapaci per evitare opposizione, allora il concetto è tristemente chiaro”. L’intervento si chiude con un appello alla partecipazione attiva e alla rinascita della fiducia politica: “Cambiare si può. Dobbiamo calpestare gli slogan e rottamare chi ci prende in giro, perché solo così potremo tornare a credere davvero nella politica”.