Cleo e Lola: due gatti egadini avvelenati con veleno per topi

Camilla Marino

Cleo e Lola: due gatti egadini avvelenati con veleno per topi

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domenica 01 Giugno 2025 - 13:00

Il 5 maggio, presso l’Oasi Felina di Favignana, è occorso un deliberato atto lesivo che, malauguratamente per alcuni individui, risulta di poco conto: Cleo e Lola, due dolci gattine ospitate all’interno del rifugio, sono state avvelenate con veleno per topi. L’Oasi Felina (di cui vi parlerò più nel dettaglio in uno dei miei prossimi articoli) è una struttura sicura e protetta, situata in una piccola cava. Qui, i gatti randagi, dopo essere stati accuratamente visitati dal veterinario dell’isola, il Dottor Rosenthal, vivono sereni e protetti. Chi conosce l’Oasi, sa bene che non si tratta di uno spazio chiuso, ma di un ricovero a cielo aperto, i cui confini sono segnati da reti metalliche che impediscono ai gatti di sfuggire al controllo di chi gestisce il piccolo complesso. Tuttavia, è possibile che qualche micio passi attraverso il reticolato per avventurarsi all’esterno. Ai gatti ospiti dell’Oasi non è mai accaduto alcun incidente. L’unico atto vandalico che hanno subitoè stato da parte di questo criminale che, per cattiveria, con il chiaro intento di uccidere i felini ivi presenti, ha lasciato – insieme alla busta – il rodenticida proprio sul confine dell’Oasi. La sostanza tossica in questione era contenuta all’interno dei bocconcini ripieni di veleno anticoagulante che causa emorragie. I gatti, come i topi, sono attratti da questo cibo e lo ingeriscono, inconsapevoli del rischio mortale che corrono.

Il grande lavoro di squadra

Un rischio che si concretizza nel giro di pochi giorni, il tempo in cui la tossina agisce nell’organismo. I poveri corpicini di Cleo e Lola sono stati trovati all’ingresso dell’Oasi, a pochi passi dalla bustina avvelenata. È stato chiamato prontamente il Dr. Rosenthal, che non ha potuto fare altro che constatarne il decesso e la causa della morte: ingestione di bocconi avvelenati rodenticidi. Prima che qualcuno possa affermare che questa sia stata una fatalità o che che fosse semplicemente un “vicino” che voleva disfarsi dei ratti nel proprio cortile, vi posso assicurare il contrario, è confermato che è stato un atto premeditato. La sua presenza in quello spot specifico non ha alcuna giustificazione, poiché non vi sono giardini, case private o locali per i turisti. È la prima volta che l’Oasi subisce un crimine così grave, ma sfortunatamente non si può dire lo stesso per le colonie sparse per l’isola o, in generale, nei confronti degli animali. In passato, è stato utilizzato anche un lumachicida (veleno per lumache), che agisce sul sistema nervoso. L’Oasi Felina, dopo aver denunciato il fatto alle forze dell’ordine, sta intensificando la sicurezza del sito, per far sì che qualsiasi malvivente con brutti intenti non la passi liscia.

Sul fenomeno un’evoluzione importante nelle Egadi

Non occorre puntare il dito sull’intera comunità favignanese, poiché negli ultimi dieci anni, grazie anche al presidio veterinario del Dr. Rosenthal e alla costruzione dell’Oasi Felina (le due attività non sono collegate tra loro), c’è stata un’evoluzione importante nelle relazioni che intercorrono tra esseri umani e animali, soprattutto con cani e gatti. C’è più consapevolezza, più rispetto e più volontà di prendersi cura di loro da parte dei cittadini e questo è un fattore decisamente positivo. Ma c’è ancora bisogno di educare una piccola parte della popolazione alla salvaguardia dei nostri amici a quattro zampe. Alcune persone sono ancora intrappolate in una concezione vetusta di questi animali: fino al secolo scorso, i trattamenti nei confronti di cani e gatti erano ricollegabili semplicemente alla loro utilità nel cacciare roditori, uccelli, insetti, serpenti ecc.E dovrebbero essere rispettati e protetti proprio per questa loro utilità, a prescindere.Alla base, banalmente, c’è una profonda ignoranza… se non un orribile sadismo, in taluni casi.

Maggiore consapevolezza sul rispetto degli animali

Questo articolo nasce per fornire una maggiore sensibilizzazione sul tema, perché parlarne porta consapevolezza, per non dimenticare che sulla Terra non c’è solo l’Uomo dominatore e distruttore. Vorrei porre una domanda diretta a colui o a colei che ha concepito questa idea così malsana: perché? Che cos’hai ottenuto avvelenando Cleo e Lola, che potevano essere possibilmente adottate da una famiglia amorevole? La tua vita è così vuota da doverla riempire con atti oltremodo crudeli e vigliacchi? Forse, dovresti pensare alla frase dello scrittore statunitense Edmond Hamilton: “Chiunque sia indifferente alla bellezza, all’eleganza, all’intelligenza, all’affetto di cui è capace un gatto, è povero come chi, passeggiando d’estate per una strada di campagna è cieco ai fiori e sordo al canto degli uccelli ed al ronzio degli insetti.”

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