Giuseppe Pagoto è il nuovo sindaco delle Egadi. Al municipio di Favignana c’è già stato altre volte e quindi conosce i problemi e ha indicato ai suoi concittadini le soluzioni che intende mettere in essere. Noi come facciamo con tutti gli eletti di qualsiasi “colore” auguriamo al neo primo cittadino isolano un buon lavoro nell’interesse della comunità che lo ha chiamato al ruolo. Avrà sicuramente ricevuto una telefonata dall’altro candidato che si sarà complimentato. Si usa cosi ormai da alcuni decenni. E’ correttezza istituzionale magari dopo essersi detti (non è il caso di Favignana però) di tutto in campagna elettorale. Accade e accadrà ancora, statene certi. A Genova, la città sotto l’occhio dei riflettori tra quelle che hanno rinnovato le cariche istituzionali, ha vinto Silvia Salis del centro sinistra. Il suo avversario era il vice sindaco Pietro Piciocchi che, ma abbiamo letto nulla, siamo convinti si sarà congratulato con l’ex atleta, (si perché la Salis era una lanciatrice del martello che ha anche partecipato ai Giochi Olimpici di Londra nel 2012). Formalità, banalità e tanta cortesia, magari poi si scontreranno in Aula consiliare dove lo sconfitto è stato eletto.
Chi invece non si è rifugiato in banalità è stato l’attuale presidente della Regione Marco Bucci che è stato sindaco (con Piciocchi suo vice) della città ligure. “Il centrosinistra ha vinto ma non saprà governare. Vuole la decrescita felice”. Ora noi non conosciamo i problemi di Genova. Saranno tanti, come dappertutto. Ma certamente le soluzioni proposte sono state valutate dagli elettori. I genovesi hanno avuto anche un opzione in più, Bucci e Piciocchi hanno governato fino ad ieri. Vogliamo dire che gli elettori hanno espresso un giudizio sul loro operato?
Poi magari la Salis farà peggio, ma intanto l’asse di centro destra che governava è stato bocciato. Succede e accadrà anche alternando le posizioni. La gente giudica, promuove, boccia e da un poco di tempo si sta a casa invece di recarsi alle urne. Noi non conosciamo Bucci, leggiamo da tempo che non gode di buona salute e gli auguriamo di rimettersi al più presto, per la Regione, per la sua famiglia e per lui stesso. Poi, quando si sarà ristabilito (al più presto lo auguriamo ancora), ci spieghi come intende per “decrescita felice”. Anzi visto che anche qui c’è la sinistra, ce lo spieghino loro oppure smentiscano. Lo facciano per noi che non abbiamo capito di cosa si tratta.