Coltelli e coltellate

Gaspare De Blasi

Io la penso così

Coltelli e coltellate

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mercoledì 14 Maggio 2025 - 05:43

Ultimamente, per ovvie ragioni che certamente non sfuggono, di cardinali si è parlato parecchio (forse persino troppo). Si di quelli conclavisti che hanno eletto Papa Leone XIV partecipando al voto alla sistina che quelli più anziani ma altrettanto presenti che per età non hanno avuto accesso sotto la volta Michelangiolesca. Dopo avere cercato di capire, tramite gli scritti dei colleghi, chi fosse il nuovo vescovo di Roma, abbiamo dato spazio a letture, ci scuserete, più frivole. Non sono mancati i “report” sulle sortite gastronomiche dei vari porporati (fateci caso pochissimi sono magri, gli altri invece e ne siamo contenti, sono arrivati a Roma ad eleggere il pontefice, già mangiati). I colleghi giornalisti romani li hanno avvistati qua e là tra le trattorie dell’Urbe, dove tra un abbacchio e un controfiletto, aspettavano la “discesa” illuminante per eleggere Robert Prevost.

In effetti a proposito di cibo, narra la tradizione che si deve proprio a un cardinale la nascita di uno degli strumenti fondamentali della tavola: il coltello. Com’è noto, nella forma moderna, le posate sono entrate nell’uso comune in epoca relativamente recente (prima si cibavano con le mani o con altri strumenti un poco più rudimentali). Sul desco gli utensili da taglio ci sono sempre stati, anche se avevano forma diversa rispetto a quella odierna. Secondo la leggenda il coltello da tavola come lo conosciamo oggi, sarebbe nato il 13 maggio 1637, quando il cardinale Richelieu che non volle mai fare il papa, ma che era primo ministro di Francia, ordinò al personale delle sue cucine di arrotondare le punte di tutte le lame. Più che per prevenire gli omicidi durante i pasti (ce ne erano e come se ce ne erano…), lo fece per favorire le buone maniere dei suoi ospiti. Perché ai tempi era abitudine usare il coltello come stuzzicadenti…

Nella letteratura in cui ci siamo imbattuti si parla anche metaforicamente di coltellate alle spalle per citare tradimenti delle nature più disparate. Potremmo addurre la frase famosa “entra Papa ed esce cardinale”, magari perché nei secoli qualche conclavista non ha rispettato patti già presi e ha votato per altri. Coltellate alle spalle appunto. Tanti ne hanno prese e tanti ne prenderanno. Ma almeno che siano soltanto metaforiche.

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