Mance e Province regionali

Gaspare De Blasi

Io la penso così

Mance e Province regionali

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mercoledì 19 Marzo 2025 - 06:19

Ora a quanto sembra il prossimo 27 aprile si eleggeranno i nuovi organismi politici che governeranno le province. Milioni di euro tra commissari e mala amministrazione sono volati via in questi anni. Lo affermiamo senza tema di smentita: non si è votato per colpa della politica e al suo interno per colpa del centro destra che ha governato l’Isola negli ultimi dieci anni.

Le province e per quanto ci riguarda quella di Trapani, sono dei contenitori di denaro pubblico e serbatoi di voti e consensi elettorali. Ma adesso voteranno tra di loro e se la vedranno i sindaci e i consiglieri che sono l’unico elettorato “ammesso”. La storia ci dirà se questi rinvii “frutteranno” ai partiti voti tra la gente. Intanto i politici all’ Ars si sono buttati, come sempre del resto, sulle cosiddette mance e prebende da distribuire agli amici che poi voteranno… e come se voteranno. Ma intanto da Roma arriva una, non so se ci capite, cattiva notizia per i politici regionali. Il ministero dell’Economia, quello guidato dal leghista Giancarlo Giorgetti, ha bloccato per difetto di trasparenza la norma delle cosiddette mance approvata dall’Aula regionale a gennaio come collegato alla legge Finanziaria.

Un nostro amico che lavora in un ufficio del Palazzo dei Normanni, ci racconta di telefoni cellulari di numerosi deputati dell’Ars che ribollono di messaggi e di chiamate vocali. Le centinaia di amici e conoscenti che avrebbero dovuto beneficiare di quei contributi a pioggia stanno chiedendo sgomenti ai loro onorevoli di riferimento: cosa ne sarà delle promesse fatte? Lo stop alla legge si era reso necessario perché fu violato, come osserva il ministero, l’articolo 3 della Costituzione: non sarebbe stato rispettato il principio di uguaglianza inteso come “parità di trattamento”.

Ma è proprio sulla disuguaglianza di trattamento che negli anni si sono costruite le fortune politiche di numerosissimi parlamentari regionali e nazionali, sindaci, consiglieri comunali ecc, ecc. Tu cittadino ritieni che un tuo progetto, una tua iniziativa o quant’altro meriti un sostegno economico? Fallo sapere ad un onorevole e chiedi aiuto a lui. Ogni sostegno promesso equivale ad un pacchetto di voti in cassaforte.

Con buona pace dell’uguaglianza fra i cittadini e della Costituzione così amata (a parole) da tutti i parlamentari. Il sistema è talmente collaudato che qualche tempo fa un deputato dell’Ars poteva permettersi di dichiarare che si sarebbe fatto eleggere, in virtù dello stesso numero di voti, sia con il centrodestra sia con il centrosinistra. Probabilmente aveva ragione. Così va nell’Isola dei privilegi e dei diritti trasformati in favori. E pronti via, arrivano le Province.

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