Erosione costiera e caos viario: luci e ombre della messa in sicurezza del Lungomare Boeo

redazione

Erosione costiera e caos viario: luci e ombre della messa in sicurezza del Lungomare Boeo

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domenica 29 Dicembre 2024 - 07:00

I lavori di messa in sicurezza del Lungomare Boeo, che vanno da un tratto di strada caratterizzato dalla curva a U fino ai bagli storici, quasi di fronte alla Chiesa di San Giovanni, sono stati avviati con l’intento di fermare l’erosione costiera che minaccia la stabilità di un’area altamente frequentata e storicamente rilevante per la città. Un investimento di 2,9 milioni di euro è stato previsto per consolidare il terrapieno stradale, un intervento che si rende necessario a causa della progressiva erosione della costa, un fenomeno che da tempo colpisce questa parte del litorale. Tuttavia, dietro a questo piano di messa in sicurezza si celano una serie di problematiche che meritano una riflessione più approfondita.

Il problema dell’erosione: un rischio concreto

La questione dell’erosione costiera non è certo una novità. Da alcuni anni, la zona è stata protagonista di più cedimenti, prima del marciapiede e successivamente di altri due fenomeni di instabilità. Per chi ha avuto l’opportunità di effettuare un semplice sopralluogo, anche da non tecnico, la situazione era evidente: la costa sottostante era in netto arretramento, con il mare che aveva ormai “divorato” il terreno. Il rischio per le infrastrutture e, soprattutto, per le persone che frequentano la zona, è stato più volte sottolineato. Ma un dato appare ancora più preoccupante: proprio in questa area, dove l’erosione è in corso, passa la pista ciclabile. Una scelta che oggi sembra più una forzatura che una soluzione, considerando che la zona è a rischio di cedimenti e l’infrastruttura potrebbe facilmente diventare inutilizzabile. La presenza della ciclabile in un’area soggetta a erosione non solo solleva dubbi sulla sua utilità, ma evidenzia anche una mancanza di pianificazione integrata, capace di prevedere e contrastare i rischi immediati e futuri per la sicurezza e la funzionalità della zona.

Il finanziamento perduto e riprogrammato

Il progetto di consolidamento del Lungomare Boeo è stato reso possibile grazie al recupero di un finanziamento regionale che, inizialmente, era andato perduto. Una vicenda che mostra, la capacità in extremis dell’Amministrazione comunale di recuperare risorse, ma dall’altro evidenzia una gestione spesso incerta e priva di visione a lungo termine. L’erosione costiera non è un fenomeno che può essere fermato da singoli interventi sporadici, ma richiede un piano complessivo e sostenibile, che preveda la manutenzione costante e l’adozione di soluzioni innovative e durature.

Il traffico e la fruibilità del Lungomare di Marsala

Un altro aspetto che non può essere ignorato è il problema del traffico. Il Lungomare Boeo è una delle arterie principali della città, e il flusso di veicoli in transito è costante, soprattutto durante i mesi estivi. Nonostante l’importanza turistica della zona e la crescente affluenza, la strada non sembra adeguata a supportare il volume di traffico, con continui ingorghi e difficoltà di parcheggio. La realizzazione della pista ciclabile, sebbene in teoria una buona idea per promuovere la mobilità sostenibile, si inserisce in un contesto che non è stato pensato per integrare in modo armonioso pedoni, ciclisti e veicoli. La carreggiata è troppo ristretta in diversi punti.

La soluzione della posidonia: una “speranza naturale”

Nonostante le criticità, ci sono anche soluzioni interessanti per affrontare il problema dell’erosione costiera. Una proposta che potrebbe fare la differenza, nel rispetto dell’ambiente e delle normative internazionali, è l’utilizzo della posidonia, una pianta marina che cresce lungo le coste. Questa risorsa naturale potrebbe essere impiegata per creare barriere ecologiche in grado di fermare l’erosione in modo efficace, senza compromettere l’ecosistema marino. La sua applicazione sarebbe una soluzione a impatto zero, che non solo proteggerebbe il litorale, ma potrebbe anche restituire al territorio un equilibrio ecologico più stabile e durevole. È necessario un piano di intervento che veda la collaborazione tra amministrazione, esperti e cittadini, in grado di rispondere alle sfide dell’erosione costiera, del traffico e della sicurezza in modo integrato e sostenibile.

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