Massimo Grillo, primo cittadino di Marsala, eletto nel 2020, ha presentato in questi giorni in Consiglio comunale la relazione annuale della sua Amministrazione. Probabilmente l’Ars è orientata a prolungare la durata della sua carica e quella degli altri amministratori a parità di condizioni – così come già annunciato – a causa della pandemia Covid-19. Tuttavia, se ciò non dovesse essere confermato, sarà l’ultimo anno in carica per Grillo.
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Sindaco, dovesse fare un sunto di quello che amministrativamente è stato prodotto in questi 4 anni, non solo nell’ultimo, cosa possiamo dire ai marsalesi?
Sono stati 4 anni molto faticosi ed impegnativi. Marsala aveva bisogno di mettere in moto la macchina comunale ed è proprio questo il primo obiettivo che mi sono posto: fare i concorsi per rimpinguare gli uffici dell’ente, creare le condizioni affinchè al programma così ampiamente approvato dagli elettori si dessero delle ‘gambe burocratiche’ per arrivare alla realizzazione di esso. Oggi posso dire che specialmente in alcuni settori, la pianta organica è stata restituita alla quasi piena operatività.
Grillo, una delle cose che più gli hanno rimproverato, sia gli uomini delle istituzioni che la gente è quella di avere avuto difficoltà di interlocuzione.
E’ proprio quello che voglio sottolineare, mi sono dedicato al riordino dell’Amministrazione e purtroppo ho avuto difficoltà a relazionarmi con la gente. Adesso, da un pò di tempo, mi sto dedicando ai rapporti con le varie realtà locali, dai quartieri al centro, incontrando i cittadini e dialogando con loro.
E i rapporti con il Consiglio comunale, come sono?
Ho perso anche i rapporti con la politica e con diversi consiglieri comunali. Ma la problematica non va inquadrata sotto l’ottica del mio impegno da sindaco, anche i partiti, i gruppi consiliari e i movimenti che mi hanno sostenuto hanno avuto delle problematiche al loro interno. Questo mi ha impedito, a volte, di avere un dialogo completo con questo o quel gruppo o partito.
Lei nell’avvicendare gli uomini della sua Giunta presentando i nomi in Aula ha parlato di rilancio amministrativo. A che punto siamo?
Nella ricerca di dialogo con i partiti, io non sono stato inerme. Ho continuato a lavorare e dal punto di vista politico ho privilegiato i rapporti con i partiti. Ho dovuto dire alcuni ‘no’, ma ho sempre pensato che dal dialogo con gli stessi sarebbero prima o poi arrivate le risposte che attendevo.
Dopo avere sistemato la parte burocratica e completato quella politica, vediamo di scendere nei particolari per quanto attiene alcuni settori, come Lavori Pubblici e Servizi.
Per quanto attiene la pulizia della Città, a mio avviso il centro urbano è certamente più pulito da come lo abbiamo trovato. Nei quartieri popolari permangono criticità che affrontiamo giorno per giorno ma posso dire che la situazione non è peggiorata. Oggi la Città è illuminata meglio con le luci a Led presenti nel 75% del territorio. Le casse dell’ente sono in ordine e Marsala è tra i comuni che non ha rischi di dissesto o pre-dissesto.
Lei nel corso di questi 4 anni ha avuto difficoltà con la sua maggioranza, perdendo in Aula consensi e magari acquisendone altri. Oggi come lavorate in seno al Massimo Consesso Civico?
Io continuerò ad avere rapporti coi partiti e non con i singoli consiglieri, il tempo mi sta dando ragione. Infatti, malgrado i travagli interni della maggioranza e il rispetto per il lavoro di ogni singolo consigliere, la mia amministrazione ha continuato a lavorare e posso dire che in alcuni settori, penso al sociale, i risultati si vedranno a breve. Vorrei citare il mondo della scuola. In tempi celeri avremo sicuramente la nuova scuola all’interno del quartiere di via Istria dove i lavori sono in corso. Penso anche agli asili nido di Amabilina e contrada Bosco. Cito il nuovo statuto di Marsala Schola che abbiamo inviato al Consiglio a cui spetterà il compito di decidere.