PALERMO (ITALPRESS) – I passi avanti nel rapporto tra Palermo e Mediterraneo in una riflessione che impegna le istituzioni del territorio e guarda al futuro, specialmente sul piano infrastrutturale: cornice di tale confronto, intitolato “Noi, il Mediterraneo… 12 mesi all’anno”, è il Palermo Marina Yachting, struttura simbolo del ruolo prioritario che il mare ha assunto nell’agenda cittadina. All’appuntamento hanno preso parte, tra gli altri, il presidente della Regione Renato Schifani, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e il presidente dell’autorità portuale per la Sicilia occidentale Pasqualino Monti.
Schifani si concentra sul ruolo dell’economia del mare, che “costituisce il retaggio della nostra storia, la certezza di un presente che vede crescere occupati e investimenti, ma sopratutto un’occasione per guardare a un futuro di sviluppo e lavoro. Pesca, turismo balneare, portualità commerciale e turistica, cantieristica, grandi cavi sottomarini per digitale ed energia, eolico marino galleggiante, sono alcune tra le grandi opportunità che offre il mare all’economia della Sicilia, consentendo di sviluppare filiere produttive, catene di indotto, specializzazioni intelligenti in settori avanzati nei quali possiamo competere sfruttando condizioni geo-strategiche che non hanno eguali”.
Il governatore regionale si dice poi certo che “la cooperazione istituzionale che ha consentito a Palermo di riappropriarsi del proprio grande porto, alla Sicilia di conquistare con Augusta uno dei porti prioritari per la transizione ecologica, possa costituire non solo un riferimento di buona amministrazione in Italia ed all’estero, ma sopratutto un concreto snodo per la Sicilia del futuro”.
Lagalla si sofferma sia sul ruolo del mare per la città sia sui lavori da completare per rendere la dimensione urbana ancora più attrattiva: “Palermo ha segnato un nuovo rapporto con il mare e un’integrazione sempre più completa tra autorità cittadina e autorità portuale, in un quadro complessivo di rigenerazione sia portuale sia urbana: ci sono ottime prospettive di collaborazione per il completamento e il miglioramento del waterfront di Palermo. Per i lavori in via Amari siamo già in possesso delle risorse stanziate con i fondi Fsc: trasferiremo la procedura dei lavori all’autorità portuale e mi auguro che l’avvio possa realizzarsi nella prima metà del 2025”.
Monti mostra soddisfazione nel vedere come “molti degli obiettivi programmatici che ci eravamo dati nel 2017 sono stati realizzati: abbiamo lavorato bene e penso che, al netto della costruzione di infrastrutture e della riqualificazione del porto, la cosa più importante è che c’è un traffico che è cresciuto costantemente e un Pil del nostro scalo che ha avuto un incremento davvero inaspettato”.
Prima della scadenza del mandato, prevista a luglio 2025, il Presidente dell’autorità portuale sottolinea l’urgenza di “finire l’interfaccia porto-città e i lavori nel bacino per far costruire le navi: i cantieri sono ormai in corso e le aziende stanno lavorando in maniera rapida. In sinergia con la città dobbiamo pensare a una viabilità migliore, riappropriarci di quelle aree che ci consentirebbero di evitare il traffico su via Crispi, realizzare la passerella che attraversando via Crispi ci permetterebbe di collegare il porto a via Amari, dare più ordine in via dell’Arsenale: l’asticella va sempre tenuta alta e sono convinto che chi verrà dopo di me continuerà a fare un buon lavoro”.
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