Le più grandi passioni dei cittadini siciliani

redazione

Le più grandi passioni dei cittadini siciliani

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lunedì 22 Aprile 2024 - 08:45

I siciliani sono noti per essere un popolo passionale, così come tutto il Sud Italia e non solo. Le passioni portate avanti da coloro che abitano il territorio della Sicilia sono tante, su tutte la passione per lo sport, per lo svago e per la cucina. In questo articolo avremo modo di parlare di tutto questo, partendo dalle incredibili specialità culinarie disponibili in Sicilia fino ad arrivare ai numeri registrati nella Regione che hanno a che vedere con il settore del gioco. I siciliani, infatti, nutrono un interesse non indifferente nei confronti della realtà legata ai casinò, tanto che da anni, essendo una terra anche molto turistica, si discute sulla possibilità di aprire una grande sala da gioco in località di lusso come la città di Taormina.

Vedremo come il mercato del gioco online sta avendo sempre più la meglio su quello del gioco fisico, in particolar modo per via dei vari incentivi che le piattaforme digitali offrono a differenza delle sale fisiche. In particolare, leggendo la recensione disponibile in questa pagina la quale illustra funzionalità e opportunità messe a disposizione degli utenti da parte di una delle piattaforme di gioco più celebri del web, risulta essere piuttosto semplice capire quanto siano numerosi e comuni questi incentivi.

La cucina siciliana

Prima di continuare a trattare l’argomento legato al settore del gioco, affrontiamo un tema che sta molto a cuore ai siciliani: quello della cucina. La storia che c’è dietro alla cucina siciliana, che ora viene esportata in tutto il mondo, è immensa, tanto che c’è da considerare il fatto che questa con il passare del tempo è stata fortemente influenzata dalle diverse culture che hanno attraversato l’isola nel corso degli anni, in particolar modo quella greca antica, araba, bizantina, spagnola, ebraica, francese ed italiana. Concentrandoci nel dettaglio su tutte quelle che sono state le novità apportate dalle varie influenze appena citate, partiamo con il dire che nelle colonie greche venivano preparate ricette a base di olive, pistacchi, fave, verdure fresche e pesce. Il tutto, inoltre, accompagnato sempre dal vino. Con l’arrivo dei Romani, diverse zone della Sicilia vennero disboscate con lo scopo di estendere la coltivazione del grano.

La dominazione araba, poi, ha incluso l’utilizzo più frequente di alimenti come zucchero, agrumi, meloni, zafferano, albicocche, noce moscata, riso, uva passa, pepe, pinoli, cannella e chiodi di garofano. Mentre la comunità ebraica ha lasciato un segno indelebile attraverso, ad esempio, il sugo all’aglio, gli spagnoli hanno introdotto tanti altri nuovi elementi quali i peperoni, i pomodori, il cacao e il mais. Quando oggi parliamo della Sicilia nell’ambito culinario, parliamo di un’isola super ricca di spezie, di ortaggi e di verdure fresche. Se dovessimo menzionare qualche pietanza tipica, tuttavia, non potremmo non citare la cassata siciliana, il cannolo siciliano, la pasta di mandorle, gli iris, le arancine, la frutta Martorana e il gelato. Di quest’ultimo, infatti, si dice che abbia origini siciliane, tanto che già durante la dominazione araba veniva preparata una pietanza molto simile al gelato, che a quei tempi prendeva il nome di “sharāb” (sorbetto).

I numeri del gioco in Sicilia secondo i dati del Libro Blu

Trattata la grande passione dei siciliani per la cucina, torniamo sul tema legato al settore del gioco. Secondo quanto riportato dal Libro Blu, che non analizza solamente i numeri registrati nell’intera nazione, bensì si concentra anche su quelli che riguardano Regione per Regione, la Sicilia nel corso degli ultimissimi anni è stata la terza Regione nel nostro Paese ad aver giocato di più, alle spalle in questa particolare classifica solo ed esclusivamente della Campania e della Lombardia. Il mercato del gioco online ha di gran lunga superato il mercato del gioco fisico, non a caso il profitto generato dal gioco digitale sul territorio siciliano è stato superiore ai 7 miliardi e mezzo di euro. Di contro, invece, la raccolta pro-capite del gioco fisico ha visto la Sicilia piazzarsi in sesta posizione, con circa 825 euro giocati a testa. Se prima del 2019 il 67% dei giocatori siciliani prediligeva le sale fisiche, adesso questa percentuale è scesa circa al 40%. Tra le province siciliane nelle quali si è giocato di più, il primo posto se lo aggiudica senza ombra di dubbio Palermo, che con una spesa complessiva di 2 miliardi di euro superando di gran lunga anche Catania.

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