“È ben noto che da tempo i locali della Biblioteca e dell’Archivio Storico del Complesso Monumentale San Pietro non siano accessibili al pubblico, a causa di problemi di agibilità che sembrano non avere soluzione”. E’ quanto afferma Giovanni Di Girolamo anche a nome del gruppo “Marsala Città che vorrei” che rappresenta una serie di professionisti di varie specializzazioni che sull’argomento fanno una breve ricostruzione dei fatti a loro conoscenza.
“Nel novembre 2021 i locali erano già parzialmente inagibili. L’Amministrazione citava un finanziamento di circa 300.000 euro per i lavori di adeguamento degli impianti elettrico, antincendio e di climatizzazione.
Il 6 dicembre 2022 giungeva notizia di delibera ad approvare il progetto esecutivo per i “lavori di restauro e risanamento conservativo, sostituzione di alcuni infissi esterni, riqualificazione degli impianti antincendio, dell’impianto elettrico, da eseguire al Complesso Monumentale San Pietro e alla Biblioteca Comunale”, per un importo di 307.000 euro, e comprensivi di ulteriori interventi per la messa in sicurezza e per opere edili di rifacimento di intonaci e coperture”. Secondo Di Girolamo fino al momento in cui l’Archivio storico comunale era situato nella vecchia e storica sede della Chiesa del Carmine, gli studiosi erano liberi di accedere alla consultazione del materiale storico.
“Successivamente l’Amministrazione decise di spostare la documentazione in tre separate sedi (Palazzo VII Aprile, Biblioteca Comunale e Complesso del Carmine). Da quanto risulta, buona parte della documentazione destinata ai locali della Biblioteca non ha avuto opportuna ricollocazione e non può essere consultata, poiché le sale dedicate alla stessa sono inagibili da anni. Studiosi, studenti e cittadini marsalesi non possono accedervi per effettuare ricerche storiche che valorizzerebbero la storia della Città, il patrimonio dell’Archivio Storico e il lavoro degli operatori culturali. Ricerche che, in diversi casi, portano a pubblicazioni di articoli e libri che darebbero visibilità. Infine i professionisti aderenti a Marsala- la città che vorrei – affermano che per “…testimonianza diretta dalla fine del 2019 ad oggi non è stato possibile accedere all’Archivio, né è stato ottenuto supporto per le ricerche. Viene, infatti, riferito che parte del materiale è posto alla rinfusa e non è consultabile. In sintesi, non è disponibile alcun servizio.
Riteniamo sia lecito attendersi un pronto intervento, per ripristinare locali e servizi di interesse per l’intera collettività”.