Lo scorso 1° marzo, sette consiglieri comunali – Francesco Sammartano, Maria Sinagra, Antonino Lo Iacono, Kim Ernandez, Giuseppe Nicolò Bannino, Antonella Armetta ed Emanuela Serra – hanno depositato una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco Francesco Forgione citando la sua inefficace gestione amministrativa durante i tre anni del suo mandato.
Ad intervenire adesso è il gruppo Vivere le Egadi a sostegno del sindaco: “È sorprendente che questa azione sia stata intrapresa proprio ora, considerando che il Comune di Favignana ha ottenuto finanziamenti sostanziali per la realizzazione di tutti i progetti del PNRR, con lavori già in corso e i cantieri in procinto di avviarsi. Di questi fondi, peraltro, si è detto spesso che l’Amministrazione Forgione non ne ha avuto alcun merito, quando la realtà dei fatti ci dice che, soprattutto in molti enti locali del Meridione, a causa di scarso personale e di mancanza di competenze adeguate, non si è riusciti nemmeno a presentare delle proposte ammissibili ai finanziamenti. Ma non c’è solo il PNRR, tanti sono i lavori che stanno arrivando a realizzazione. Se ne citano alcuni: la manutenzione straordinaria delle strade extraurbane così come la manutenzione straordinaria (coperture e infissi) di tutte le scuole”.
Secondo il gruppo, la richiesta di decadenza della consigliera Salerno per numero di assenze (assenze di un anno fa contestate solo adesso) coincide con la presentazione della mozione di sfiducia. In effetti, affinché la mozione di sfiducia sia approvata, è necessario il voto favorevole di almeno otto consiglieri comunali. “È lecito dedurre che l’intento di far decadere la consigliera Salerno non sia casuale, ma propedeutico per l’approvazione della sfiducia – continuano i consiglieri di maggioranza -. Altro aspetto che non può più essere sottaciuto è la violazione dei doveri istituzionali e sul venir meno del ruolo super partes di neutralità politica del Presidente del Consiglio Comunale Emanuela Serra che, firmando la sfiducia e, ancor prima, pubblicando post a sostegno del suo gruppo “Liberegadi”, ha dimostrato di fare politica dentro e fuori il Consiglio comunale. Peraltro, le motivazioni della mozione di sfiducia addotte dai Consiglieri firmatari risultano prive di fondamenta, male argomentate e “costruite” ad hoc per dare credibilità a questa improvvisa accelerata. Di certo, cambiare vice sindaco e assessori non può essere ritenuto un motivo valido che possa accertare l’incompetenza amministrativa di un sindaco, considerando che nella storia di questo Comune è capitato spesso che i sindaci che si sono succeduti nel tempo abbiano fatto un rimpasto della giunta“.
A questo punto, appare rilevante per Vivere le Egadi sottolineare che durante il Consiglio comunale del 20 dicembre 2023, poco più di due mesi fa, i consiglieri Armetta e Bannino avevano votato favorevolmente il DUP, condividendo di fatto la programmazione dell’Amministrazione Forgione, mentre la Presidente del Consiglio e i consiglieri Lo Iacono ed Ernandez si erano astenuti. Com’è possibile – si chiedono gli esponenti “pro-Forgione” – in soli due mesi fare un cambio di rotta così netto e così repentino: “Come si può utilizzare il progetto del porto, atteso dalla comunità da più di quarant’anni, come pretesto per attaccare l’Amministrazione Forgione? Lecito esprimere opinioni personali, ma quando si ricoprono ruoli pubblici e ci si rivolge alla comunità sarebbe bene farlo con cognizione di causa. Dispiace che i sette consiglieri comunali pur di alimentare il malcontento generale e utilizzarlo a proprio favore per la prossima campagna elettorale, non diano invece importanza alle esigenze reali della comunità egadina considerando che giunti alle porte della stagione estiva non avere un’Amministrazione Comunale è un grosso rischio per l’intera economia, dai servizi per i rifiuti, al controllo della viabilità, agli eventi estivi e molto altro. Davvero è più importante la propaganda politica del futuro delle Egadi?”.