Il costo dei rifiuti cresce e ‘scalda’ le famiglie danesi. Quanto pagano Marsala e Petrosino

redazione

Il costo dei rifiuti cresce e ‘scalda’ le famiglie danesi. Quanto pagano Marsala e Petrosino

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sabato 02 Marzo 2024 - 06:30

Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani è stato nominato, con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, commissario straordinario per il completamento della rete impiantistica integrata del sistema di gestione dei rifiuti. Sistema che, però, fa acqua da tutte le parti. Gli obiettivi previsti dal “decreto energia” e che hanno portato alla nomina del Governatore siciliano, oggi uno dei leader nazionali di Forza Italia, sono a riduzione dei movimenti di rifiuti e l’adozione di metodi e di tecnologie più idonee a garantire un alto grado di protezione dell’ambiente e della salute pubblica, nonchè la realizzazione e localizzazione di nuovi impianti di termovalorizzazione.

Facendo una rapida e approssimativa stima, in Sicilia ci vorrebbero 10 termovalorizzatori per convertire il calore generato dalla combustione dei rifiuti in energia per il fabbisogno della popolazione sicula, ma anche realizzarne due sarebbe una valida alternativa e più sostenibile, considerando che con 100mila tonnellate ci sarebbe corrente per 15mila abitanti all’incirca. Ma il totale prodotto in Sicilia in termini di differenziata, è di 1,5 milioni di tonnellate.

Se non trasformiamo noi rifiuti in energia, ci pensano altri Paesi europei. La mancanza di disponibilità nelle discariche siciliane – vista anche l’ennesima temporanea chiusura della Trapani Servizi in conseguenza anche della discarica di Gela satura – ha portato il Dipartimento regionale ai Rifiuti a dare il via libera ai trasferimenti via mare dei rifiuti in uscita dall’impianto di trattamento della Sicula Trasporti, circa 60mila tonnellate, verso due inceneritori della Danimarca. Ciò però fa incrementare il costo di smaltimento, a causa del trasporto, da 250 euro/ton a 380 euro/ton, quindi più di 40 milioni l’anno per tutti i comuni siciliani pagati dai contribuenti tramite la Tari. In Danimarca poi i rifiuti vengono bruciati per produrre elettricità alle famiglie. L’ultimo decreto parla di una spedizione dalla discarica di Lentini di 7500 ton via nave. Le spedizioni avverrebbero fino a dicembre 2026.

Giorni fa il Comune di Petrosino ha reso noti i costi che l’ente paga per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati, ovvero 352 euro a tonnellata, con il trasferimento alla Sicula Trasporti a Catania. Facendo una comparazione, un comune qualsiasi del Piemonte non supera i 97 euro. A Marsala, nel 2019, questo costo era pari a 265 euro a tonnellata. I dati del 2023 parlano di circa 380 euro/ton. Giorni fa, il Presidente della SRR Trapani Nord Massimo Fundarò, ha parlato del rischio di arrivare fino a 450 euro/ton a breve. E chi ne pagherà le conseguenze maggiori – oltre che l’ambiente in cui viviamo – sono i cittadini e le loro tasche.

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