In Sicilia i dossier contro i diplomi facili delle scuole private arrivano in Procura

redazione

In Sicilia i dossier contro i diplomi facili delle scuole private arrivano in Procura

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sabato 27 Aprile 2024 - 07:31

La Regione siciliana ha inviato alle Procure le relazioni, chieste dal ministero, sulle scuole private sospettate di avere funzionato come ‘diplomifici’. “Non potremmo essere più concordi e uniti, come sempre, da uno spirito di profonda collaborazione con il ministro Giuseppe Valditara, che ha annunciato nuove e più rigorose norme di contrasto ai diplomi facili. Noi, da tempo e costantemente, lavoriamo senza clamori per rimettere ordine”. Lo dichiara Mimmo Turano, esponente della Lega e assessore regionale dell’Istruzione e Formazione professionale, commentando l’annuncio del ministro dell’Istruzione e del merito, rispetto al presunto scandalo-diplomifici in Sicilia. “Le iniziative portate avanti insieme con il direttore dell’USR Sicilia Giuseppe Pierro – aggiunge Turano – sono state, sono e saranno concrete per contrastare il fenomeno delle scuole-diplomificio e qualsiasi illecita scorciatoia che possa nuocere alla sana e completa formazione dei nostri ragazzi”.

In sostanza sono state riscontrate irregolarità sanabili e irregolarità insanabili e per tale motivo sono stati redatti diversi dossier da parte di dieci ispettori ministeriali e dell’Ufficio scolastico regionale, che denunciano irregolarità nei singoli istituti ispezionati. Le relazioni sarebbero state inviate ai magistrati di Palermo, Agrigento e Trapani. In alcuni casi a essere messe in discussione sarebbero le modalità di svolgimento degli esami di idoneità per il salto da un anno all’altro, per il recupero di più anni in uno e le modalità di esecuzione delle prove per conseguire il diploma. Il sospetto è che siano stati eseguiti esami facilitati. Il caso dei diplomi facili è esploso a seguito di un rapporto dettagliato chiesto dal ministero dell’Istruzione alle tre Regioni dove il fenomeno è più rilevante ovvero Campania, Lazio e Sicilia dove il dicastero ha inviato i propri ispettori. Il piano anti-diplomifici, inserito nel disegno di legge ‘Semplificazione’, già approvato dal Consiglio dei ministri, prevede il recupero al massimo di due anni in uno e la presenza di un commissario esterno per l’esame di idoneità. Il disegno di legge deve ancora passare da Camera e Senato.

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