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Dopo la bocciatura delle province nervi tesi nella maggioranza in Regione

Dopo la decisione a sorpresa presa dall’Assemblea Regionale Siciliana di bocciare il ripristino delle Province, si stanno susseguendo tutta una serie di prese di posizione che hanno più il sapore di una sorta di scaricabarile soprattutto nei partiti della maggioranza che di una vera e propria valutazione politica di quanto accaduto. La maggioranza e in modo diverso una parte dell’opposizione, valuta negativamente ma non argomentazioni diverse, il voto dei giorni scorsi.

Nella maggioranza, è in corso una sorta di guerra e di resa dei conti dopo la vicenda della nomina dei commissari delle Asp”, affermano i pentastellati, che tuttavia si sono sempre dichiarati contrari al ripristino della legge sulle province. C’è chi afferma anche che in Sicilia, all’interno del centrodestra e di Fratelli d’Italia in modo particolare, questo tipo di atteggiamenti è propedeutico alla scelta delle candidature per le prossime elezioni europee. Abbiamo sentito il deputato marsalese Stefano Pellegrino, il quale ci ha detto che “… si è trattato di un errore”, ribadendo l’importanza che rivestirebbe il ripristino delle province. Cosa che però appare alquanto problematica visto che bisognerebbe ripercorrere a ritroso tutto l’iter burocratico che ha portato alla bocciatura in Aula dell’atto.

La mancata riforma che avrebbe reintrodotto l’elezione diretta dei presidenti e dei consiglieri provinciali, è stata bocciata con 46 no e 25 sì. Il bersaglio in seno alla maggioranza è sembrato il Presidente Renato Schifani che su questa riforma si era speso molto. Tanto che si è ipotizzato anche un eventuale rimpasto della Giunta regionale proprio a seguito del voto sulle province. Appresa della bocciatura della legge, Schifani ha convocato un vertice con il Presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e c’è chi dice che qualche ora dopo avrebbe incontrato il leader della DC, Totò Cuffaro. Infatti, Schifani è preoccupato su quello che potrebbe accadere a brevissima scadenza.

All’Ars è incardinata la legge sulla sanatoria edilizia, sponsorizzata a macchia di leopardo da diversi ambienti della maggioranza. Tuttavia proprio per la preoccupazione che anche questa volta la maggioranza potesse andare incontro ad un eventuale debacle e per evitare che questa possa trasformarsi in un boomerang nella campagna elettorale ormai imminente per le Europee, da Roma i vertici di Fratelli d’Italia avrebbero fatto sapere che sarebbe opportuno trovare un sistema per soprassedere al voto sulla sanatoria stessa. Di questo e di altro si sta discutendo nei vertici più o meno ufficiali tra le forze di centrodestra. Da Palermo però, giunge con certezza che Schifani pur parlando di una sorta di tradimento nella maggioranza avrebbe decisamente affermato che per il momento non ci sarà alcun rimpasto di Giunta. 

redazione

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