Abbiamo seguito le manifestazioni e gli interventi degli agricoltori marsalesi e petrosileni. In fondo si tratta della Provincia più vitata della Sicilia sicuramente, e inoltre coltivazioni alternative (fragole, serre, melograni, ecc.) si sono sommate alla tradizionale coltivazione dell’uva da vino. Diciamo subito, almeno per quanto riguarda l’impatto mediatico, soltanto un’associazione fortemente individuata, è scesa in campo sul nostro territorio. Si tratta de “I Guardiani del Territorio”.
Abbiamo notato, e lo diciamo con un certo rammarico, che le organizzazioni sindacali e le rappresentanti di categoria dei lavoratori e dei produttori marsalesi e petrosileni, sono stati ‘beatamente’ assenti. Abbiamo cercato nei loro siti ufficiali, abbiamo telefonato e abbiamo ricevuto solo constatazioni di assenza e banalità di risposte. Non vogliamo citare nessuno, i destinatari lo sanno e chi si trova sui trattori in mezzo alle nostre strade lo sa pure. Per quanto attiene questa assenza, vi è anche una coniugazione con quanto stiamo vedendo a livello nazionale.
Noi non abbiamo la competenza specifica per stabilire come e se i coltivatori dovrebbero adeguarsi a nuovi sistemi che tutelano l’ambiente, notiamo però che in Olanda è stato fatto e non ci sembra che ci siano state tante conseguenze nell’economia dei Paesi Bassi. Abbiamo anche sentito pareri discordanti fra le interviste rilasciate dagli agricoltori nelle tv di stato e locali.
Non abbiamo visto nè sentito, va detto, un solo riferimento a quei tanti, troppi, lavoratori extracomunitari delle città trapanesi che per 3 euro all’ora raccolgono pomodori nei campi. Nessun riferimento a chi ha raccolto le olive dagli alberi del Belice arrivando persino a dormirci sotto. Eppure lo spazio per denunce serie sulla crisi agricola ci sarebbero state, invece assistiamo a sfilate di carri (non tutti evidentemente) fatte da chi ha lasciato a casa i lavoratori e chiede al governo non la tutela dei loro dipendenti ma abbassamenti di Irpef o di altre tasse percorrendo il Paese sui trattori con le bandiere italiane (a proposito non ne abbiamo capito il perché).
Adesso diranno che siamo contro l’agricoltura, non è così. Proprio perchè siamo a favore di chi lavora i campi ci permettiamo di segnalare queste distorsioni. Poi magari ci penserà la Meloni… o Amadeus, tutti ritorneranno a casa e i contadini continueranno a raccogliere i pomodori a 3 euro l’ora.