Vittorio Sgarbi si è dimesso da sottosegretario

redazione

Vittorio Sgarbi si è dimesso da sottosegretario

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venerdì 02 Febbraio 2024 - 17:11

Mi dimetto con effetto immediato da sottosegretario del governo e lo comunicherò nelle prossime ore alla Meloni”: è quanto ha detto Vittorio Sgarbi, che si trova al centro della bufera al Ministero della Cultura, con le segnalazioni del ministro Gennaro Sangiuliano sui compensi ricevuti dal critico d’arte. E sullo sfondo c’è anche la vicenda giudiziaria, con l’inchiesta – attualmente in mano alla procura di Macerata – legata al quadro di Rutilio Manetti rubato nel 2013, che ha avuto una deriva mediatica, dopo le urla e gli insulti l’intervista volgari che Sgarbi ha rivolto al giornalista Manuele Bonaccorsi di Report .

“Ho espresso le mie imprecazioni come fa chiunque”, si è ostinato a rivendicare anche oggi il sottosegretario parlando a margine dell’evento “La Ripartenza” organizzato da Nicola Porro a Milano. A chi gli chiedeva quale fosse, in seguito alla sue reazioni, l’immagine di lui che arriva all’estero, Sgarbi ha risposto: “Dobbiamo chiederlo all’estero. Il sottosegretario non ha rilasciato nessuna intervista quindi quelle erano immagini rubate. E uno nel suo privato può dire quello che vuole”. Quanto agli auguri di morte rivolti ai giornalisti afferma: “Ritiro il mio augurio di morte, mi scuso di averlo pensato e non sono più neanche un sottosegretario. D’ora in avanti augurerò la morte senza essere responsabile di essere sottosegretario. Mi scuso – ha aggiunto – con i giornalisti che si sentono in pericolo di morte, perché ho detto: vorrei che tu morissi. Mi scuso, perché chi l’ha interpretato in una trasmissione che è stata particolarmente cruda, ma che era sostanzialmente una trasmissione con un’intervista non autorizzata, non voluta”, ha osservato. Poi ha aggiunto: “Io – sono solo Vittorio Sgarbi, non sono più sottosegretario” e “non voglio essere sottosegretario”.

È un colpo di teatro, sono due ore che medito se farlo o se non farlo”, ha confidato Sgarbi. La legge “consente che io, attraverso il Tar, indichi quelle cose che ho detto” ossia “che non può essere in conflitto di interessi chi non ha un lavoro, chi non fa l’attore, chi non fa il professore, chi è in pensione come professore e come sovrintendente. Io ho fatto occasionalmente, le occasioni possono anche essere quotidiane, conferenze come questa”. Questa conferenza, “secondo quello che l’Antitrust mi ha inviato, sarebbe incompatibile, illecita, fuorilegge”. Quindi, “per evitare che tutti voi siate complici di un reato, io parlo da questo momento libero del mio mandato di sottosegretario. Avete comunque un ministro e altri sottosegretari e io riparto” e “da ora in avanti potrò andare in tv e fare conferenze”, ha concluso Sgarbi.

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