Tutelare la pubblica e privata incolumità con azioni miranti a prevenire, contrastare e mitigare i rischi connessi a fenomeni di natura meteo climatica.
È questo uno degli obiettivi primari del provvedimento del sindaco Massimo Grillo – quale responsabile locale di Protezione Civile – con conseguenti controlli sul territorio comunale di Marsala volti a favorire il naturale deflusso delle acque piovane, la rimozione sia dei detriti terrosi che dei residui vegetali e da lavorazione agricola. Azioni preventive, queste, cui sono obbligati proprietari di immobili e terreni limitrofi alle vie pubbliche, destinatari dell’Ordinanza sindacale n. 107 in vigore da venerdì scorso.
Nello stesso provvedimento, il primo che affronta in maniera completa la complessità dei rischi, sono dettagliatamente indicati gli accorgimenti tecnico-operativi che i soggetti interessati devono porre in essere. Il sindaco Massimo Grillo: “Il nostro territorio, in più occasioni, è stato interessato da fenomeni di allagamenti particolarmente rilevanti in prossimità della foce del fiume Sossio, in alcuni tratti del fiume Birgi e della Strada Statale 188. Certo, il cambiamento climatico comporta piogge intense e prolungate, allagamenti generalizzati, ma siamo tutti chiamati a prevenire fenomeni che mettono a rischio la pubblica incolumità. Non solo con l’ordinaria pulizia di caditoie, tombini, canali e condotte che assicuriamo periodicamente, ma soprattutto con lavori più corposi anche a carico di privati”.
Così, mentre prosegue la manutenzione delle vie di deflusso delle acque piovane, con gli operatori comunali del verde pubblico e quelli di Formula Ambiente impegnati sia in centro che nelle periferie, obblighi sussistono anche per agricoltori, gestori ed Enti pubblici/privati titolari dei diritti d’acqua di fiumi, canali di irrigazione e simili che attraversano il territorio comunale.
A loro compete eseguire la perfetta ripulitura degli alvei di fiumi, canali e loro affluenti, in modo da garantire il libero e rapido deflusso delle acque che ivi scorrono ed evitare, così, tracimazioni e allagamenti, seguendo altresì le indicazioni della Protezione civile comunale diretta da Pier Benedetto Mezzapelle. Si evidenzia che i rifiuti vegetali e non vegetali derivanti dai lavori di pulizia dei corsi d’acqua dovranno essere smaltiti e/o recuperati secondo la normativa in materia ambientale, essendo assolutamente vietato l’incendio della vegetazione e l’uso di diserbanti non autorizzati, nonché rimuovere le ceppaie degli alberi che sostengono le sponde del corso d’acqua.
Il mancato adempimento degli obblighi previsti dalla suddetta Ordinanza, comporta sanzioni fino a 500 euro, con denuncia alle competenti Autorità ai sensi dell’art. 650 del Codice Penale. In ogni caso, permane sempre l’obbligo ad eseguire le opere prescritte.