Il mondo della musica italiana piange Toto Cutugno. Il cantautore è morto ieri pomeriggio all’ospedale San Raffaele di Milano, dove era ricoverato. Da tempo affetto da una grave malattia, aveva 80 anni.
Nato in Toscana da una famiglia di origine siciliana, in gioventù Cutugno è stato autore per Celentano (“Soli”, “Intanto il tempo se ne va”) e componente del gruppo “Gli Albatros” nei primi anni di carriera, per poi diventare in proprio uno dei più noti protagonisti della musica leggera italiana, soprattutto negli anni ’80, quando vinse il Festival di Sanremo con il brano “Solo noi” e giungendo quinto con “L’italiano”, che però si rivelerà il suo più grande successo. Negli anni seguenti arrivarono anche diversi secondi posti alla kermesse sanremese tra cui spicca quello ottenuto con il brano “Amori”, che si è avvalso anche di un’indimenticabile interpretazione di Ray Charles negli anni della direzione artistica di Adriano Aragozzini. Cutugno vinse anche l’Eurofestival nel 1990 con il brano “Insieme: 1992”. Al contempo ha continuato a scrivere anche per altri, firmando numerosi successi (Peppino Di Capri, Fausto Leali, Ricchi e Poveri, Franco Califano, Fiordaliso, Miguel Bosè, Luis Miguel). Negli anni ’90 fu anche conduttore di diversi programmi per la Rai (“Piacere Rai Uno”, “Stasera mi butto”, “I fatti vostri”), mentre a Sanremo tornò al podio in coppia con Annalisa Minetti nel 2005 con il brano “Come noi nessuno al mondo”.