Due bossoli davanti l’hotel in cui alloggiava Giuseppe Antoci. Solidarietà dal mondo politico

redazione

Due bossoli davanti l’hotel in cui alloggiava Giuseppe Antoci. Solidarietà dal mondo politico

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sabato 10 Giugno 2023 - 16:47

Nuovo atto intimidatorio nei confronti dell’ex presidente del Parco di Nebrodi Giuseppe Antoci. A Bologna per partecipare a “Radici – Festival delle Memorie Civili e Ambientali”, in programma a Marzabotto, è stato informato dalla Polizia che, nel corso di una perlustrazione, sono stati trovati due bossoli all’ingresso dell’hotel in cui alloggiava. Di conseguenza, è stato disposto il trasferimento di Antoci, attualmente alla guida della Fondazione Caponnetto, presso una caserma dei carabinieri.

In prima linea nel contrasto alla cosiddetta “mafia dei pascoli” e ai suoi business intorno ai fondi europei, Antoci è da anni sotto scorta in seguito all’attentato organizzato nei suoi confronti nel 2016, mentre stava tornando presso la sua abitazione di Santo Stefano di Camastra.

Numerose le attestazioni di solidarietà giunte ad Antoci in queste ore.

“Ho telefonato a Giuseppe Antoci, per esprimergli e rinnovargli solidarietà e vicinanza dopo la nuova grave intimidazione ricevuta ieri. Giuseppe, protagonista della lotta e dell’impegno contro le mafie e contro quelle dei Nebrodi, per questo fatto oggetto di minacce e attentati, vive da anni sotto scorta. E, nonostante questo, continua quotidianamente a trasmettere – soprattutto ai giovani e nelle scuole – cultura della Legalità, contro violenze, ingerenze e sopraffazioni della criminalità organizzata. Ieri una nuova intimidazione. Siamo con lui e anche questo deve rafforzare l’impegno quotidiano di tutti per una comune battaglia”. Lo dichiara il senatore Walter Verini, capogruppo Pd in commissione Antimafia.

“Ancora una volta Giuseppe Antoci, l’ex presidente del parco dei Nebrodi e presidente onorario della fondazione Caponnetto, è stato oggetto di un atto intimidatorio. Questa volta è successo in Emilia Romagna, dove è andato a parlare del suo importantissimo impegno contro il sistema delle truffe sui fondi europei. Pochi mesi fa un’operazione dei Carabinieri svelò che dai detenuti al 41 bis era partito l’ordine di colpirlo nuovamente. A lui va la nostra solidarietà e il pieno sostegno per l’impegno profuso contro le mafie e per la diffusione, soprattutto tra i giovani, della cultura della legalità. Su questo bisogna sempre fare fronte comune”. Lo affermano i rappresentanti del M5S nelle commissioni Giustizia della Camera e del Senato Stefania Ascari, Anna Bilotti, Federico Cafiero De Raho, Valentina D’Orso, Carla Giuliano, Ada Lopreiato, Roberto Scarpinato e la coordinatrice del comitato Giustizia del Movimento 5 Stelle Giulia Sarti.

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