Il gruppo Cambia Petrosino, dell’ex sindaco Gaspare Giacalone, torna a parlare della vicenda sul voto di scambio politico-mafioso.
“Prendiamo atto delle dimissioni del Presidente del Consiglio Caradonna, un primo passo importante nella giusta direzione (precisiamo tuttavia che si tratta solo di dimissioni dalla carica di Presidente ma non da Consigliere Comunale). Consideriamo questo primo passo insufficiente in quanto, nonostante possa essere un tentativo di quietare l’opinione pubblica, non risolve minimamente il problema etico e morale“, scrivono dal movimento.
E continuano: “Noi non facciamo processi in piazza e non emettiamo sentenze come invece altri hanno mostrato di fare. Per noi il dato di fatto più importante è politico: l’obiettivo della mafia locale era di eleggere e far vincere il sindaco Anastasi, prima ancora che i suoi consiglieri. Il sindaco Anastasi dovrebbe chiedersi perché la mafia ha avuto interesse a farlo vincere, cosi come oggi dovrebbe chiedersi perché gli suggeriscano di rimanere in carica arrivando perfino a fargli fare dichiarazioni contraddittorie, dichiarando prima di aver incontrato il mafioso Buffa e il giorno dopo negando tutto. Troviamo altresì incredibile e sconcertante l’arroccamento di Anastasi nel palazzo”.
“Riteniamo che quanto emerso non può che minare gravemente la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella capacità dei loro rappresentanti di agire nell’interesse pubblico. Proprio su questo punto inoltre riteniamo sbalorditivo il silenzio assordante degli onorevoli, sia Regionali sia Nazionali, che hanno fatto del nostro territorio bacino di consensi. Dove sono finiti gli onorevoli di destra e di sinistra che tanto si sono battuti per eleggere questa amministrazione? Si respira un clima pesante a Petrosino in queste ore e registriamo diversi e pesanti tentavi di silenziare ogni voce – prosegue il comunicato di Cambia Petrosino -. In sintesi, riteniamo che la comunità di Petrosino debba essere rappresenta da amministratori sulla base della loro integrità, competenza e meriti, e non sulla base di connessioni o interessi non trasparenti. Pertanto, chiediamo non solo le dimissioni del Sindaco, ma anche del consiglio comunale e siamo pronti ad intraprendere qualunque iniziativa in ogni sede utile”.