L’Itet di Marsala in Romania per dire no al bullismo con il metodo KIVA

redazione

L’Itet di Marsala in Romania per dire no al bullismo con il metodo KIVA

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sabato 17 Dicembre 2022 - 09:24

Nella settimana dall’11 al 17 dicembre, una delegazione dell’ITET Garibaldi di Marsala è impegnata nella mobilità Erasmus + in Romania, nella città di Slatina.

L’Istituto è coordinatore del progetto Erasmus + “Bullying outside the school garden” con la partnership di Romania, Lettonia e Turchia. Il primo incontro è avvenuto a Marsala nel mese di ottobre, momento in cui i docenti dell’Itet coinvolti nel progetto hanno formato i colleghi partners sul metodo KIVA, un innovativo programma di contrasto al bullismo sviluppato, grazie ai finanziamenti del Ministero dell’Istruzione e della Cultura, dall’Università di Turku, in Finlandia.

“KiVa – ricorda la Dirigente dell’ITET Garibaldi, Loana Giacalone – promuove il benessere personale e offre alle scuole una vasta gamma di strumenti e materiali adeguati per affrontare il bullismo e sradicarne i casi. Il programma si concentra sulla riduzione, la prevenzione e il controllo del bullismo di qualsiasi tipo tra studenti, compreso il cyberbullismo. Concentrandosi principalmente su testimoni e spettatori e non esclusivamente sulla vittima o sulle vittime, KiVa cerca di cambiare le regole che governano il gruppo: all’interno del gruppo ci sono gli altri, quelle persone che non molestano, che osservano, che sono testimoni e che ridono. Attraverso quella comunicazione non verbale trasmettono il messaggio che ciò che accade è divertente o buono”.

“Adesso le nostre alunne in Romania, coadiuvate dalle docenti tutor Franca Marino, docente di Inglese, e Loredana Amato, docente referente per il contrasto al bullismo e cyberbullismo, afferma la docente responsabile Erasmus +, Giovanna Cennamo, stanno mettendo in pratica, insieme ai loro compagni europei, le tecniche e le metodologie tipiche del metodo KIVA per prevenire ogni sorta di bullismo”.

La fase successiva della mobilità si svolgerà in Lettonia nel mese di febbraio e, dopo un accurato report dei risultati, i lavori si concluderanno in Turchia. “Siamo orgogliosi di coordinare un progetto la cui valenza educativa e disseminazione aiuterà i nostri alunni e le nostre alunne ad essere civicamente responsabili di ogni loro comportamento”, dice la Dirigente dell’ITET Garibaldi.

“Il fenomeno del bullismo/cyberbullismo è problema complesso. Espressione di scarsa tolleranza e non accettazione verso chi è diverso, si declina variamente in molestie verbali, aggressioni fisiche, forme di persecuzione, comportamenti di esclusione sociale, spesso perpetrati intenzionalmente e ripetutamente, anche online, nelle sembianze dell’insidioso cyberbullismo. Avere la possibilità di rifletterci su in un’ottica di vedute più ampia, attraverso prospettive diverse, è una vera ricchezza per i nostri ragazzi”.

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