“Quella che investe le strutture carcerarie siciliane ed, in particolare, il carcere Pietro Cerulli di Trapani-Erice, è una situazione che si protrae da troppo tempo senza riscontri risolutivi malgrado le numerose segnalazioni e proteste poste in essere dai sindacati di Polizia Penitenziaria”. E’ quanto afferma in una nota il neo deputato regionale del Pd Dario Safina.
“Da esponente istituzionale del territorio, non posso non essere presente alla manifestazione prevista il giorno 5 davanti il carcere a Trapani e al centro Impastato che si trova di fronte alla struttura penitenziaria nel quartiere San Giuliano di Erice-Casa Santa. E’ doveroso far sentire la propria presenza e soprattutto è necessario perorare le istanze della categoria affinchè non si perda ulteriormente tempo nel porre in essere le soluzioni prospettate da tempo e mai concretizzate.
Condivido totalmente le rivendicazioni della Polizia Penitenziaria: al carcere Cerulli di Trapani-Erice serve rimpinguare l’organico con almeno altre 40 unità e, al contempo, sarebbe auspicabile la sospensione dei procedimenti disciplinari scaturiti proprio dalla carenza di organico. Il personale di Polizia Penitenziaria, a Trapani, è costretto ad operare su più fronti e questo non agevola certamente il corretto svolgimento del delicato compito a cui gli agenti sono chiamati.
Mi risulta, inoltre, dalle numerose segnalazioni pervenute dai Sindacati di categoria, che gli accordi regionali in termini di rinfoltimento del gruppo operativo mobile non siano rispettati: eppure al carcere di Trapani-Erice gli agenti in forza attualmente più volte hanno lanciato l’allarme circa l’impossibilità nel far rispettare le regole all’interno del carcere. Un allarme, quello lanciato insistentemente negli ultimi anni, che è rimasto inascoltato anche di fronte all’evidenza delle sempre più numerose aggressioni di agenti all’interno del Pietro Cerulli.
Condivido la richiesta dei Sindacati, laddove indicano che sarebbe necessario far arrivare al carcere di Trapani-Erice un Direttore titolare al posto dell’attuale che svolge la sua mansione a scavalco e per pochi giorni la settimana, in quanto effettivo all’Ucciardone di Palermo”.