Ci sono tante aree di Marsala, essendo una Città-territorio, che sembrano abbandonate a se stesse. Spesso si tratta di problemi annosi, difficili da risolvere o che nessuno si è mai prodigato a risolvere. Ma quando si tratta di una nuova opera dovrebbe essere facile mantenerla e manutenerla nel breve periodo (e per il vero nelle realtà più civili anche nel lungo).
Stiamo parlando della Riserva dello Stagnone e in particolare della pista ciclo-pedonale, finita in piena pandemia, a cavallo tra le due amministrazioni. Voluta fortemente dalla precedente a guida Alberto Di Girolamo, è stata ultimata dalla successiva di Massimo Grillo, senza non poche polemiche. Sicuramente la carreggiata stretta in molti punti, ha fatto storcere il naso a chi riteneva che, come è stata realizzata, la pista non è adeguata.
Peraltro in alcuni punti, la costa sta franando, colpita dall’erosione costiera nonostante un’annata di secca causata dal marrobbio, come spiegato più volte dagli esperti. Poi le successive proteste circa “gli sbocchi” della Riserva, ancora troppo pochi e il divieto sulla via Giacalone, che persiste, che ha portato ad una manifestazione degli operatori turistici della zona e degli abitanti.
Benchè in questo mese di ottobre continuano ad arrivare flussi turistici che vogliono visitare la zona, l’Isola di Mozia e le saline, nulla si fa per avviare una manutenzione della pista. Anzi. Quello che molti b & b, residenti e scuole di kitesurf notano, è la presenza, quotidiana, di auto che finiscono sulla pista o al di là di essa, tra pista e recinzione in legno. Tutta la linea gialla che separa la pista ciclo-pedonale dalla carreggiata per il transito dei mezzi meccanici in gran parte è saltata o rotta o compromessa.
E’ evidente che qualche mezzo – qualche passante o ‘camminatore’ parla di camioncini – attraversa la pista o procede sulla strada noncurante della linea gialla. O che, ancora, scooter e moto di grossa cilindrata procedano sulla strada che costeggia la laguna, in maniera totalmente incivile. Da non dimenticare l’immondizia che ignoti lasciano tra i canneti, in riva il mare e al di fuori dei pochissimi cestini presenti in Riserva.
In quest’ultimo caso però, c’è da dire che vanno anche svuotati, i cestini. Si parlava già ai tempi dell’Amministrazione Adamo di un passaggio di competenze sulla Riserva Orientata delle Isole dello Stagnone, dall’ex Provincia al Comune di Marsala. Ci si chiede però se ciò gioverà.