Il Circolo PD di Marsala guidato da Paolo Pace, commenta in una nota la tornata elettorale che ha visto il rinnovo di Camera e Senato nonchè dell’Assemblea regionale siciliana.
“Si chiude il sipario su una tornata elettorale, nazionale e regionale, che conferma il ciclico comparire di scoppiettanti fenomeni elettorali con una costante come l’astensionismo che rimane inquietante nel suo rendere la disaffezione verso la politica. Con il risultato di consegnare alla protesta, sovente scomposta, e alla salvaguardia degli interessi privati il destino di una comunità che meriterebbe altre risposte.
Il fenomeno elettorale, stavolta, è rappresentato dalla netta affermazione di Fratelli d’Italia e della sua leader, Giorgia Meloni, democraticamente chiamati alla responsabilità di governo.
Si chiude un sipario elettorale ma si apre uno scenario politico nazionale degno di grande vigilanza e preoccupazione perché appare visibile la differenza tra il conquistare e il gestire il potere. Nel primo caso potrebbe bastare e ciclicamente è bastata la capacità di comunicazione e il saper cavalcare le rivendicazioni e i mal di pancia di un Paese. Ben altra cosa appare gestire un potere nell’interesse di una comunità. Perché il dare segnali di allontanamento da una Europa che recentemente ha dato segnali di vitale solidarietà sia economica (con i fondi PNRR faticosamente conquistati dal precedente governo di centro-sinistra ) sia, durante la pandemia, di politica sanitaria laddove chi si prepara a governare ha mostrato atteggiamenti non propriamente responsabili, non lascia davvero tranquilli. E a ciò si aggiunga la preoccupazione per una regressione culturale. Perché, anche qui, non preoccupa tanto la leadership di un partito ma quel sottobosco dirigenziale che sovente non appare in sintonia con un’ Italia moderna e progressista che non vuole tornare indietro.
Coincidenza volle che, in occasione della vittoria elettorale della Destra, fosse in programmazione, nelle sale cinematografiche, “Il Signore delle Formiche”, un film di Gianni Amelio. Non desidero fare lo spoiler e invito a vedere ma soprattutto guardare questo film per rendere l’idea ma soprattutto la brutta sensazione di un clima culturale di cui non vogliamo subire i rigurgiti.
Se, a livello nazionale, si apre una nuova pagina politica in Sicilia assistiamo al solito film politico dei soliti noti che godono ancora della fiducia dei siciliani. E si apre anche l’ennesima pagina di riflessione e di autocritica del Partito Democratico che nei suoi organismi dirigenti non riesce ancora a dare il giusto impulso alle legittime istanze di rappresentazione di una Sicilia che si ribella alle nuove forme di colonizzazione. Il Congresso Nazionale, già in fase di convocazione, speriamo possa dare risposte concrete e nuova linfa.
Marsala, in tal senso, con la candidatura di Linda Licari ha espresso, davvero, nuova linfa e il suo lusinghiero risultato, lontano dall’ appoggio di consiglieri comunali e aggregazioni varie, riesce anche a superare il consenso cittadino di una deputazione regionale uscente e contribuisce a dare presenza territoriale e politica al Partito Democratico ( più che doppiati i consensi rispetto a Fratelli d’Italia).
Da qui si parte per offrire alla cittadinanza un nuovo modo di fare politica, più faticoso, perché più libero”.