Partanna diventa sede dei “Teatri di Scuola” per i giovani

redazione

Partanna diventa sede dei “Teatri di Scuola” per i giovani

Condividi su:

giovedì 01 Settembre 2022 - 10:16

La Scuola è un luogo privilegiato, perché in essa, con tradizioni varie che proprio in Sicilia Occidentale hanno età ragguardevoli, si consente ai giovani di esperire teatro, di farlo vivere, di crearlo, di percorrerlo.

Farne esperienza concreta, non teoretica ma fattuale, fisica, emozionale. Questo valore aggiunto diviene ancora più importante dopo la pandemia che ha interrotto la fisicità degli abbracci, dei rapporti, la complicità del fiato.

Grazie alla disponibilità dell’Amministrazione della Città di Partanna, con la organizzazione operativa della Associazione Teatro Libero, e il coordinamento artistico di Giacomo Bonagiuso, il Castello Grifeo e l’auditorium “Giacomo Leggio” diventano, in questa prima edizione pilota, sedi di “TEATRI DI SCUOLA” una rassegna che vuole, nel tempo, fare da vetrina ai giovani che fanno teatro a scuola. Qui e altrove, pian piano. Confrontandosi.

Si comincia quest’anno ospitando tre lavori interessanti e tre scuole di prestigio, l’Istituto “Capuana-Pardo” di Castelvetrano che propone l’esito di un progetto teatrale svolto a scuola e che ha prodotto la messa on svena de “Il mondo salvato dai ragazzini” capolavoro di Elsa Morante, che andrà in scena al Castello Grifeo domenica 4 settembre, alle ore 21, con la regia di Giacomo Bonagiuso.

Giorno 5, lunedì, sempre alle 21, la rassegna proseguirà al Grifeo con la messa in scena de “La storia della bambola abbandonata”, testo del grande Giorgio Strehler che Massimo Pastore ha riadattato sulle corde dei giovani dell’Istituto “Giovanni XXIII” di Paceco. Chiuderà la rassegna il musical “Il Re Leone”, messo in scena dai giovani dell’Istituto “R.L. Montalcini” di Partanna, presso l’Auditorium Giacomo Leggio, e diretto da Roberto Messina.

Tre gruppi di giovani e di giovanissimi sicuramente eccezionali che daranno vita ad una kermesse che vuol essere e rimanere una vetrina, una rassegna, non un premio, né una corsa ad ostacoli per i giovani che vanno spinti e guidati in scena, a non giudicati anche in una disciplina totalmente inclusiva quale, appunto, il teatro di scuola.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta