Nel 2020, ad inizio pandemia, il ministero fu costretto a rinviare l’apertura della stagione balneare. Poi è arrivata l’estate e con lei anche le bizzarre idee dei box in plexiglass o delle “cupole” in bambù per proteggerci dal covid. Per fortuna non se ne fece niente.
Adesso, a distanza di 2 anni e con un virus più contagioso ma meno pericoloso, pare sia tutto pronto per una stagione che promette bene. Quindi inizierà dal primo maggio e fino al 31 ottobre.
Spiagge chiuse
In Sicilia circa 200 chilometri di coste, sui mille dell’Isola, saranno interdetti. Si tratta di zone inquinate o a rischio per l’incolumità pubblica.
Le regole anti-covid
Nonostante tutto, per contenere la diffusione del covid-19, il ministero della salute ha diffuso le linee guida da adottare in spiaggia e per i gestori dei lidi. Ecco quali sono:
- Privilegiare l’accesso agli stabilimenti tramite prenotazione;
- Favorire modalità di pagamento elettroniche eventualmente in fase di prenotazione;
- Riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso allo stabilimento in modo ordinato, al fine di evitare code e assembramenti di persone, se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata è per l’uscita;
- Favorire, per quanto possibile, l’ampliamento delle zone d’ombra per prevenire gli assembramenti, soprattutto durante le ore più calde;
- Regolare e frequente igienizzazione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, comunque assicurata dopo la chiusura dell’impianto;
- Le attrezzature, come ad esempio lettini, sedie a sdraio, ombrelloni vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo familiare, e in ogni caso ad ogni fine giornata;
- Per quanto riguarda le spiagge libere, si ribadisce l’importanza dell’informazione e della responsabilizzazione individuale da parte degli avventori nell’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione;
- Organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo da assicurare la distanza di almeno un metro ad esempio prevedere postazioni d’uso alternate, o separare le postazioni con apposite barriere.