Truffa di auto di lusso da oltre un milione di euro ha visto come “vittime” delle compagnie assicurative per quasi due anni tra Napoli-Palermo. Una truffa che ha riguardato 37 automobili rubate solo sulla carta per incassare gli indennizzi dell’assicurazione, poi ritrovate, reimmatricolate e rivendute ad ingnari compratori. Auto di lusso come Ferrari, Porsche, Bmw, Range Rover ed Audi venivano prima rubate in modo fittizio e poi riciclate grazie a titolari compiacenti di autosaloni e concessionarie.
Un’indagine dei carabinieri della Compagnia di Misilmeri guidata dal maggiore Marco Montemagno e della squadra mobile guidata da Rodolfo Ruperti ha fatto scattare stanotte sedici misure. Tre sono agli arresti domiciliari, altri sette indagati hanno l’obbligo di dimora, a sei persone è stato notificato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Indagati un poliziotto, che adesso ha l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, e un carabiniere, con obbligo di dimora a Bagheria (è stato già sospeso dal servizio).
I reati contestati sono quelli di associazione per delinquere finalizzata al furto, al riciclaggio di auto di lusso e alla truffa in danno di assicurazioni di Palermo e Villabate. La banda si avvaleva anche della complicità di alcuni venditori di auto, che rimettevano sul mercato le vetture “riciclate”. Complessivamente sono 165 le ipotesi di reato per 37 truffe fra messe a segno e non andate a buon fine.