Presidente dell’assemblea provinciale del Pd e leader della componente Base Riformista, Valentina Villabuona ha seguito da vicino l’andamento della campagna elettorale conclusasi con la pesante debacle del centrosinistra e la vittoria dello schieramento guidato da Massimo Grillo.
A sentire i dirigenti del Pd, finora, sembra che le responsabilità della sconfitta siano soltanto di Alberto Di Girolamo. Che ne pensa?
Penso che la sconfitta non si possa attribuire solo ad Alberto Di Girolamo, ce lo dicono i numeri. Lo dimostra il fatto che il candidato sindaco ha preso circa il 10% in più delle liste della sua coalizione. Avrà fatto sicuramente qualche errore, sapevamo che alcune cose non andavano, tuttavia ritengo che dovremmo soffermarci sulle poche luci di questa sconfitta per ripartire ed evitare che si ripeta in altri Comuni quello che è successo a Marsala.
Quali sono le luci?
Intanto il risultato di Linda Licari, che non ha allestito una lista civica seguendo certe logiche, ma un progetto civico che puntava all’allargamento della base del Pd. I suoi 900 voti confermano come sia sempre stata sul pezzo in questi anni, sia quando si è occupata di temi locali che quando ha affrontato tematiche nazionali. E poi ci sono quei pochissimi dirigenti che hanno accettato di mettersi in gioco, tra cui cito Luana Alagna, che è cresciuta politicamente tantissimo nell’ultimo anno. Poi ci sono le ombre, legate alla lista del Pd, poco rappresentativa della dirigenza del partito a Marsala. Un approfondimento su tutto ciò ci dovrebbe essere, come anche su come si è arrivati alla ricandidatura di Di Girolamo. A dicembre, alcuni di noi avevano scritto al commissario regionale Losacco evidenziando che a Marsala il partito era ancora commissariato e che eravamo in ritardo in vista delle amministrative. Non avevamo torto.
Alla luce della disfatta della lista del Pd, esclusa dal Consiglio comunale, c’è chi difende la segretaria Rosalba Mezzapelle e chi ne chiede le dimissioni. Qual è la sua posizione?
Chi parte dalla richiesta delle dimissioni della segretaria porta avanti un approccio che non apprezzo. Servirebbe prima un’assemblea degli iscritti e un confronto per trovare delle soluzioni. Le dimissioni non risolverebbero il problema. Si ricostruisce con le persone di buona che hanno voglia di ricostruire. Rosalba Mezzapelle non era la nostra candidata alla segreteria, ma la sua elezione rientrava in un percorso che prevedeva anche una vicesegretaria (Linda Licari, ndr) e una segreteria aperta e plurale, con il coinvolgimento degli iscritti. Le dimissioni chi le chiede? Chi non si è candidato e ha guardato il risultato dalla tribuna? Non è così che si ricostruisce.
Cosa si fa con i dissidenti del Pd che alla vigilia della presentazione delle liste avevano detto che avrebbero votato per Grillo?
Credo che quel gruppo abbia commesso un errore enorme, in un partito si rispetta il deliberato dell’organo collegiale. Cosa fare con loro non è compito mio, che ho un ruolo di garanzia, ma del segretario provinciale Venuti, che deve indicare una linea politica.
Quando si riunirà la direzione provinciale per discutere della sconfitta marsalese?
Aspetto di capire quando il segretario Venuti vorrà convocarla. Nel corso della direzione provinciale del 31 agosto, di fronte a una segreteria senza deleghe avevo suggerito di istituire un tavolo politico rappresentativo delle diverse aree. Fosse per me, comunque, la convocherei presto.
SANTANGELO HA CHIESTO A VENUTI DI ANDARE INSIEME PD E M5S A MARSALA? DI MARSALA CHI HA SAPUTO?IO ALLA FAVORITA l’8 luglio 2020 ALL’ANNUNCIO DELLA CANDIDATURA DI ALBERTO DI GIROLAMO, NELLA CONFERENZA STAMPA, HO INVITATO IL PD E IL M5S DI CORRERE INSIEME.Possono dirlo i testimoni.Io ho la registrazione.Cav.Ing.Gaspare Barraco.Marsala.