Conte rinnova Autostrade e mette alle strette i Benetton, solo un 10% e tante condizioni

redazione

Conte rinnova Autostrade e mette alle strette i Benetton, solo un 10% e tante condizioni

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mercoledì 15 Luglio 2020 - 16:32

È stato un Consiglio dei ministri lungo quello di questa notte che si è concluso alle 5.30 del mattino e alle condizioni dettate dal Premier Giuseppe Conte: risolvere la faccenda Autostrade.

Al termine della riunione, i Benetton avvrebbero accettato tutte le condizioni del governo: il Mit e il Mef hanno ora il mandato per definire nel dettaglio l’accordo che prevede l’uscita graduale di Atlantia da Autostrade e l’ingresso di Cassa depositi e prestiti.

Tra i punti il taglio delle tariffe autostradali, la modifica dell’articolo 35 del decreto Milleproroghe che riduce da 23 a 7 miliardi l’indennizzo in caso di revoca per sollevare lo Stato dalle richieste risarcitorie legate al crollo del ponte Morandi e il diritto di recesso, per il futuro, in caso di gravi inadempienze del concessionario risarcendo solo gli investimenti non ammortizzati.

Punti relativi alla transazione:
– misure compensative ad esclusivo carico di Aspi per il complessivo importo di 3,4 miliardi di euro;
– riscrittura delle clausole della convenzione al fine di adeguarle all’articolo 35 del decreto-legge “Milleproroghe” (decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162);
– rafforzamento del sistema dei controlli a carico del concessionario; 
– aumento delle sanzioni anche in caso di lievi violazioni da parte del concessionario;
– rinuncia a tutti i giudizi promossi in relazione alle attività di ricostruzione del ponte Morandi, al sistema tariffario, compresi i giudizi promossi avverso le delibere dell’Autorità di regolazione dei trasporti (ART) e i ricorsi per contestare la legittimità dell’art. 35 del decreto-legge ‘Milleproroghe’;
– accettazione della disciplina tariffaria introdotta dall’ART con una significativa moderazione della dinamica tariffaria.


Punti relativi all’assetto societario del concessionario
In vista della realizzazione di un rilevantissimo piano di manutenzione e investimenti, contenuto nella stessa proposta transattiva, Atlantia S.p.a. e Aspi si sono impegnate a garantire:
– l’immediato passaggio del controllo di Aspi a un soggetto a partecipazione statale (Cassa depositi e prestiti – Cdp), attraverso: 1.la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato da parte di Cdp; 2.l’acquisto di quote partecipative da parte di investitori istituzionali;
-la cessione diretta di azioni Aspi a investitori istituzionali di gradimento di Cdp, con l’impegno da parte di Atlantia a non destinare in alcun modo tali risorse alla distribuzione di dividendi;
– la scissione proporzionale di Atlantia, con l’uscita di ASPI dal perimetro di Atlantia e la contestuale quotazione di Aspi in Borsa. Gli azionisti di Atlantia valuteranno la smobilizzazione delle quote di Aspi, con conseguente aumento del flottante. In alternativa, Atlantia ha offerto la disponibilità a cedere direttamente l’intera partecipazione in Aspi, pari all’88%, a Cdp e a investitori istituzionali di suo gradimento”.

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